Invitato dall’ERSA, Agenzia regionale per lo Sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia, ho trascorso tre intensi giorni in terra friulana. Tra gli eventi ai quali ho avuto il piacere di partecipare vi è stato il Gran Noè 2011 Friulano & friends , il premio dedicato alla proclamazione del miglior vino da “Friulano” e da “Pinot Grigio” che si è svolto a San Daniele del Friuli nell’ambito di “Aria di Festa”, la tradizionale manifestazione dedicata al prosciutto. La denominazione “Friulano & friends” ricorda gli altri vini che hanno tracciato, insieme al Friulano, la storia della vitivinicoltura del Friuli Venezia Giulia, nel 2011 è stato prescelto, appunto, il Pinot Grigio. Nei giorni precedenti la manifestazione finale i rappresentati delle organizzazioni promotrici, presiedute dal direttore generale dell’Ersa, Mirko Bellini, si sono riunite per degustare i 267 vini concorrenti, 143 Friulano e 124 Pinot Grigio. Le degustazioni hanno portato alla selezione tra i finalisti di 23 Friulano e 8 Pinot Grigio.
Nella splendida cornice del Palazzo Masetti De Concina di San Daniele insieme con una trentina di colleghi giornalisti italiani e stranieri ho avuto modo di testare e mettere a confronto tutti i vini finalisti. I vincitori finali delle due categorie sono stati: il Friulano dell’azienda Toros ed il Pinot Grigio Villa Russiz.
Molto interessante il confronto tra tutti i Friulano presenti, vini dalle caratteristiche di base abbastanza simili ma con sfaccettature a volte imprevedibili. Fino a pochi anni fa il vino Friulano prendeva il nome di Tocai, accordi tra Italia e Unione Europea del 1993 hanno vietato l'utilizzo del nome "Tocai" dal marzo del 2007, in quanto simile foneticamente all’ungherese Tokaj. E’ bene ricordare che il Tocai Friulano ed il Tokaj Ungherese sono assolutamente diversi, non hanno nessuna caratteristica comune, né il colore, né il profumo, né tanto meno il gusto ed hanno metodi produttivi completamente diversi. Il Friulano è vitigno a bacca bianca, le sue origini non sono del tutto chiare, si riteneva fosse stato importato dall'Ungheria in Veneto e Friuli, altri sostengono che la sua coltivazione risalga già al 1771 nella regione veneta. Le ultime ricerche lo identificano con il Sauvignonasse, vitigno ormai scomparso in Francia ma presente in notevole quantità in Cile.
Fra i tanti Friulano che mi sono piaciuti eccone due, diversi tra loro, ma egualmente interessanti:
Collio Friulano 2010
Castello di Spessa
via Spessa 1 - 34071 Capriva del Friuli (GO) Tel 0841 639914 Fax 0841 630161
Alcol : 13 %vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Friulano 100%
Data degustazione : 06/2011 Prezzo medio in enoteca € 16
Percorrendo le colline intorno a Capriva si erge il Castello di Spessa circondato da 28 ettari di vigneti, L’uva Friulano è pressata in modo soffice, il mosto così ottenuto, prima di essere sottoposto a fermentazione, subisce una chiarifica statica per via enzimatica. La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata a 18°C., il vino è mantenuto sulle fecce nobili di fermentazione per un periodo variabile prima di essere travasato. Nel bicchiere ha accattivante cristallino colore paglierino con note verdoline, l’impatto olfattivo è piacevole per i suoi aromi intensi e puliti, di fiori di ginestra e mimosa, mela golden ed albicocca. Mi piace particolarmente all’assaggio è cremoso ma ben fresco ed ha lunga scia frutto-sapida.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
Collio Friulano Ronco delle Cime 2010
Venica
Località Cerò 8 - 34070 Dolegna del Collio(GO) Tel 0841 61264 Fax 0841 639906
Alcol : 13 %vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno : friulano 100
Data degustazione : 06/2011 Prezzo medio in enoteca € 18
A Dolegna del Collio si estendono i 37 ettari vitati di proprietà. Le uve Friulano diraspate vengono macerate per 10/12 ore a 8°/10°C, in appositi contenitori, protette dall’ossigeno, il mosto fermenta e affina sui lieviti in contenitori di acciaio per 5 mesi. Lo scorrere del vino nel bicchiere mostra vivissima lucentezza e colore giallo paglierino con netti riflessi verdolini. Bello lo schema olfattivo particolare, ampio ed intenso, sentori di fiori di campo appassiti, fieno, pesca gialla, pompelmo, nocciola tosta. Al palato ha perfetta corrispondenza con il naso, è ricco di puntelli acidi e sapidi che creano ottime condizioni per un nuovo assaggio.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
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