Il territorio dell'Oltrepò Pavese già denominato "Vecchio Piemonte", è una splendida zona ad alta vocazione viticola, per le sue caratteristiche pedologiche, territoriali e climatiche, che si adattano ottimamente alla coltura della vite, ed in particolare del Pinot Nero. Ha una superficie complessiva di 110.000 ettari, quelli vitati sono circa 16.000, e con i suoi paesi, quali Canneto, Santa Maria della Versa, Rovescala, Santa Giuletta, Cigognola, Pietra dè Giorgi, S.Damiano, Calvignano, Broni, Casteggio ed altri, costituisce un importante e singolare realtà in Italia per la produzione d'eccellenti vini.
Il territorio è variegato, costituito da pianure, colline e montagne, la zona collinare che raggiunge i 600 metri d'altitudine, è quella dove la viticoltura è maggiormente presente, in essa il clima è di tipo temperato, con elevate escursioni termiche e con precipitazioni atmosferiche soprattutto in primavera ed autunno, è adatta per la produzione d'importanti bianchi, base di grandi spumanti, ma anche d'affascinanti rossi. Il suolo dell'Oltrepò Pavese ha una costituzione che è riconducibile a varie ere geologiche, infatti, le zone della pianura costiera del Po risalgono all'era Quaternaria, il terreno è di tipo alluvionale, mentre la fascia collinare e montana, all'era Terziaria, in essa sono molto diffusi marne, sabbia, argilla, calcari arenarei e gessi.
Il Pinot Nero è un vitigno che ha una gran tradizione nell'Oltrepò Pavese, lo ritroviamo nella versione vinificata in bianco con metodo classico, nella versione vinificata in bianco e frizzante, ma in quella vinificata in rosso può suscitare nuove ed inaspettate emozioni. In questi territori le uve raggiungono un ideale livello di maturazione, per motivi legati oltre che al suolo anche al clima, i vini che ne derivano hanno la caratteristica d'essere vivaci di corpo, ma anche in grado di reggere a lunghi invecchiamenti con il contributo del legno spesso sia in vinificazione oltre che in affinamento.
Coltivato in Borgogna da oltre 2000 anni, il nome "Pinot" trae origine dalla forma del grappolo che ricorda quella di una pigna, si presenta compatto e serrato con buccia degli acini sottile, di colore blu scuro, è stato accuratamente studiato in Italia per merito dell'enologo Franco Bernabei, egli si rivolse ai sapienti vivaisti di Borgogna per sperimentare i migliori cloni da impiantare poi in cinque regioni italiane, diverse per morfologia dei suoli e del clima, al fine di confrontare i risultati che da questo nobile vitigno era possibile ottenere. Uva dalle caratteristiche incomparabili, sicuramente fra le più difficili da coltivare in vigna, richiede condizioni pedoclimatiche idonee per potersi esprimere al meglio, ma è anche difficile da vinificare, per questo spesso da essa, oltre che ottenere vini d'eccezionale stoffa ed eleganza, si traggono vini non di gran lignaggio. Tra le sue peculiari caratteristiche, spiccano la modesta capacità colorante, un contenuto basso di tannini, ed una notevole acidità, predilige i terreni calcarei, e l'affinamento in legno gli conferisce una struttura tannica ideale.
Ho testato e messo a confronto due Pinot Nero Oltrepò Pavese vinificati in rosso annata 2002:
Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero 2002
Tenuta Mazzolino
Via Mazzolino, 26, 27050 Corvino San Quirico (PV) - Tel. 0383/876122 Fax 0383/896480
Alcol : 13%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Pinot Nero 100%
Data degustazione : 10/2006
Ottenuto esclusivamente con selezionate uve Pinot Nero raccolte particolarmente mature, la vinificazione dura circa tre settimane, ed è effettuata in vasche d'acciaio inox termocondizionate. La macerazione prolungata del mosto a contatto con le bucce permette un'elevata estrazione del colore, il vino è maturato in piccole botti di rovere d'Allier e Tronçais per dodici mesi, dove svolge la fermentazione malolattica. Versandolo nel bicchiere si presenta limpido e dal bel colore rosso rubino con lievi riflessi granati, di buona consistenza. L'impatto olfattivo è intenso con interessante bouquet, frutta, ribes nero, mora, ciliegia, note speziate con cannella e vaniglia. In bocca è abbastanza equilibrato, la percezione alcolica tende ad essere attutita dal ritorno del frutto e dalla vena acida ancora presente, il finale è di media lunghezza.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
Oltrepò Pavese Doc Pinot Nero Poggio della Buttinera 2002
Azienda Travaglino
Località Travaglino 27045 Calvignano (PV) Tel. 0383/87.22.22 Fax 0383/87.11.06
Alcol : 13,00%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Pinot Nero 100%
Data degustazione : 10/2006
Deriva da vigneti allevati a cordone speronato con 4.800 ceppi/ha, su terreno bruno-calcareo, argilloso, su marne ed arenarie, esposto a sud a 240 m.d'altitudine. Una selezionata partita d'uve Pinot Nero (cloni 5V 17-19) sono pigiate in modo soffice, il mosto ottenuto è fatto fermentare in acciaio a temperatura controllata, è maturato in barriques "Never Cher e Allier" per 12 mesi. Imbottigliato a 2 anni dalla vendemmia è affinato nelle storiche sotterranee cantine per ulteriori 6 mesi. Limpido, accattivante colore rosso rubino con lievi riflessi granati, ottima consistenza. Il mantello olfattivo gioca su note fruttate e speziate, in particolare ciliegie, amarene e carrube, poi sentori di vaniglia e fine tabacco. In bocca è secco, caldo, già di buona morbidezza, leggermente tannico, con viva spalla acida e bella mineralità. La persistenza aromatica intensa è notevole.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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