Il Nero D'Avola vitigno principe siciliano, oggi con una superficie vitata di quattordicimila ettari, è anche il più diffuso nella regione. Netta è ormai la sua affermazione in tutto il mondo, come vitigno a bacca rossa dalle grandi qualità, dal quale sono prodotti vini di grande stoffa e spessore. E' noto anche con il nome "Calabrese", forse ad indicare l'antica ed originaria provenienza dell'uva, o più probabilmente per un'errata traduzione dal dialetto siciliano ("cala" significa uva, "aulisi" di Avola, paese in provincia di Siracusa).
Storicamente il vino che ne deriva, è sempre stato utilizzato come da taglio, e nell'Ottocento fu protagonista di grandi esportazioni verso la Francia. Negli anni sessanta quando nella mia azienda di famiglia furono impiantati circa trenta ettari di Nero D'avola, questo vitigno non era ancora assurto a simbolo dell'enologia siciliana e le sue potenzialità erano per lo più inespresse.
Coltivato principalmente ad alberello o a spalliera, questo vitigno aveva sempre prodotto un'uva ad alta gradazione zuccherina che gli permetteva di arrivare con facilità ad oltre quindici gradi alcolici. Allevandolo con particolari criteri si è riusciti ad abbassarne il contenuto di zuccheri e ad aumentarne l'acidità, e vinificandolo in purezza, con tecnologie moderne, si è rivelato come uno dei più grandi rossi italiani di struttura, dal carattere possente, intenso, armonico, caldo, adatto all'affinamento in pregiati legni.
Il primo esemplare sfruttamento delle potenzialità straordinarie di questo vitigno vinificato in purezza, lo ritroviamo nel "Duca Enrico", rosso della Duca di Salaparuta, in assoluto il rosso siciliano più importante e famoso nel mondo, che ha conseguito per primo i più alti riconoscimenti, al quale negli anni successivi, hanno fatto seguito una gran quantità d'eccellenti vini da Nero D'Avola.
Il Duca Enrico ottenuto da uve selezionatissime, coltivate per fornire una bassa resa per ettaro, le cui piante producono due grappoli medio-grandi per gemma, con acini a buccia pruinosa grigio-blu, da uve che giungono a perfetta maturazione generalmente a fine Settembre. Dopo la diraspatura, sono fatte macerare a 28°c per diciotto giorni, la fermentazione malolattica finisce a metà novembre. La maturazione avviene per un anno in botti di rovere di Slavonia, poi per un altro anno in caratelli da 226 litri di legno di Tronçais e Allier a media tostatura. Infine è affinato da sei a dodici mesi in bottiglia a temperatura controllata di 15°c, per una perfetta fusione dei caratteri organolettici, e svilupparne il bouquet. Presenta colore rosso amaranto con riflessi rubino, profumo intenso di frutti maturi, iris e spezie; ottima armonia fra le sensazioni olfattive del vino e dei legni. Il sapore è pieno, caldo, strutturato di forte personalità, decisa ed elevata persistenza. La gradazione alcolica è 13,5°. Questo vino é uno degli Italiani più premiati al mondo.
Al Concorso Enologico del Vinitaly, con le annate '85, '86, e '92, nella categoria Vini designati con I.G.T Vini Rossi con oltre sei anni dalla vendemmia, è stato premiato con la Medaglia d'Oro. Al Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia a Torgiano è stato premiato con la Medaglia d'Oro con le seguenti annate: '84, '85, '86, '87, '88, '90. L'annata '86 ha ottenuto la Medaglia d'Oro al Concorso Internazionale di Bordeaux. Nel 1994 la pubblicazione americana "Wine Enthusiast" gli ha conferito per l'annata '87 la Medaglia di Platino. E' stato premiato con l'annata '92 all' "International Wine Challenge" di Londra, e proclamato dalle " Enoteche Vinarius" Vino dell'Anno 1998. Al "Gran European Wine Tasting 1999" di New York, con l'annata '95 è stato l'unico vino italiano selezionato tra i migliori sedici Vini Europei. "Wine Entusiast" a marzo 1999, con l'annata '95 lo ha inserito tra i migliori cento vini del mondo.
Pioniere quindi, dei grandi vini siciliani ottenuti da Nero D'Avola in purezza, ha visto nascere dopo di lui numerosi vini di pregio, nei quali questo vitigno ha finalmente potuto esprimere tutte le sue potenzialità.
Alcuni tra i più importanti: Abbazia Santa Anastasia "Nero D'Avola", Baglio Hopps "Nero D'Avola, Cusumano "Sagana", Donnafugata "Mille e una Notte", Feudo Principi di Butera "Nero D'Avola Deliella", Firriato "Harmonium", Morgante "Don Antonio", Planeta "Santa Cecilia", Torrevechia "Casale dei Biscari", Valle dell'Acate "Nero D'Avola", sono commercializzati e richiesti in tutto il mondo.
Il Nero D'Avola entra inoltre nella composizione del Cerasuolo di Vittoria e di diversi altri vini Doc, tra cui alcuni tipi di Marsala, e le principali I.G.T. regionali hanno in questo vitigno una componente fondamentale.
Molti produttori si sono attivati per produrre vini unendo il Nero D'avola ad altri vitigni di sapore più internazionale e sono nati così connubi, come nero D'Avola - Syrah, Nero D'Avola - Cabernet Sauvignon, Nero D'Avola-Merlot, con risultati davvero eleganti e sorprendenti.
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