Ci sono annate che per alcuni grandi vini marcano in maniera netta il bicchiere. Emozioni intense a "Benvenuto Brunello" per l’anteprima alla stampa della DOCG toscana che si celebra ogni anno, nei giorni 20-23 Febbraio 2015 all'interno del chiostro del museo di Montalcino il millesimo 2010 è stato testato da oltre 200 giornalisti italiani ed internazionali. La vendemmia 2010, che era stata definita a suo tempo a cinque stelle, ha confermato nel corso degli assaggi di questi giorni la nascita di vini di grandissima qualità che saranno estremamente longevi, è evidente che l’annata sarà sicuramente lenta nella sua evoluzione in bottiglia. Numerosi Brunello oggi esprimono al palato grande acidità e presenza tannica, altri evidenziano già un discreto equilibrio, scegliendo bene alcune bottiglie di questo millessimo si potranno scordare in cantina e goderne poi tra tanti tanti anni.
La fortuna di Montalcino è, tra le altre, la possibilità di esprime vini dalle caratteristiche diverse secondo la locazione della sottozona, ovvero altitudine ed esposizione e questo si evidenzia nei vari assaggi.
L’annata 2010 è stata fresca nei mesi estivi con le piogge che hanno aiutato le esposizioni più calde, la produttività è stata buona e si è dovuta contenere la resa per pianta, la maturazione perfetta delle uve ha assicurato un’ottima qualità del tannino.
Dopo 140 assaggi del millesimo 2010, in fin dei conti, i vini che più mi hanno entusiasmato sono proprio quelli provenienti da sottozone a media altitudine, il motivo è presto spiegato, perché pur avendo le note dure mediamente presenti mostrano grande stoffa e potenzialità evolutive importanti.
Ho messo a confronto due campioni di razza tra i migliori assaggiati.
Brunello di Montalcino DOCG Vigneto Manachiara 2010
Tenute Silvio Nardi
Loc. Casal del Bosco 50024 Montalcino - Siena (SI) Tel: 0577 808269
Alcol : 14%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Sangiovese 100%
Data degustazione : 02/2015 Prezzo medio in enoteca € 50
Il vino è prodotto da un vigneto di Sangiovese nella parte sud-est del comune a 375 m slm., età 40 anni allevato a cordone speronato con 4.500 piante/ha su terreno di sabbie quarzifere, maturato 12 mesi in barriques di rovere e 12 mesi grandi botti di rovere francese. Il suo aspetto è già molto interessante, luminoso colore rosso rubino di buona trasparenza, mi piace davvero il suo naso squisitamente varietale, violetta, frutti di bosco maturi, anice e spezie. Bello al sorso, fresco di vivo frutto, dal tannino presente ma fine, ha lunga chiusura di supporto glicerico elegante.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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