Il Recioto di Soave è un vino d'antica tradizione, le cui storiche origini si fanno risalire al 500, infatti, esisteva nel territorio veronese un vino bianco dolce simile all'attuale, Cassiodoro, ministro di re Teodorico, sceglieva l'uva che conservava fino all'inverno inoltrato ponendo i grappoli appesi ad appassire. Il riconoscimento della Docg, prima in assoluto in Veneto, è stata attribuita nel 1998, ad un vino che oggi è sicuramente tra i migliori vini da dessert o da meditazione nel panorama mondiale, dalle molteplici sfaccettature, che spesso in degustazione riesce a soddisfare più di nobili vini stranieri, quali i Sauternes o gli Eiswein.
E' ottenuto dall'appassimento delle uve del vitigno Garganega per almeno il 70%, la rimanente percentuale proviene da uve appassite in ugual modo, dai vitigni Trebbiano di Soave , Pinot Bianco e Chardonnay. Il territorio di produzione del Recioto di Soave D.O.C.G. comprende le fertili colline che degradano verso la pianura, protette dai venti freddi del Nord, comprese all'interno dei confini di ben tredici comuni, Monteforte d'Alpone, S.Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Ronca', Montecchia di Crosara, S.Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno, tutti in provincia di Verona. Il Soave "Classico" si produce nella fascia storica tra le cittadine di Soave e Monteforte d'Alpone, in quest'ultima la densità di coltura è elevatissima, la più alta in Europa, su 2.000 ha disponibili ben 1.750 ha sono vitali.
Il particolare nome Recioto, deriva dal termine dialettale veronese, "recia", cioé orecchia, che costituisce la parte alta e più nutrita del grappolo di Garganega, ovvero quella meglio esposta al sole. Per la produzione del Recioto di Soave solo i migliori grappoli sono scelti uno ad uno direttamente sulla pianta, raccolti in leggero anticipo e posti nei fruttai sui graticci per l'appassimento, l'uva a riposo è costantemente monitorata e pulita per quattro-sei mesi, sviluppando in tale periodo la formazione della muffa nobile, che sarà in grado di donare al vino il suo tipico aroma . Al momento giusto si opera la delicata mostatura, alla pigiatura segue la lunga e lenta fermentazione del mosto, solo quando il residuo zuccherino è pari all'8-10% si procede con una serie di travasi atti ad interrompere la fermentazione. La resa, dopo l'appassimento, si attesta intorno al 40%., il vino è messo in commercio solo a partire dal 1 settembre dell'anno successivo alla vendemmia.
La crescita qualitativa del Recioto di Soave negli ultimi anni è stata davvero significativa, proponendosi da vino di nicchia, a più numeroso vino di gran pregio, questa è avvenuta attraverso una serie d'iniziative, in primo luogo lo studio per l'individuazione dei migliori cloni di Garganega destinati alla produzione, i migliori sistemi d'allevamento, la precisa analisi delle differenze tra i processi tradizionali d'appassimento e quelli con impianti di condizionamento degli ambienti, le più idonee tecniche d'affinamento, il tutto unito ad un'efficace comunicazione, attuata con una serie di convegni, seminari degustativi comparativi con i più grandi vini dolci del mondo, e con numerosi eventi promossi dall'attivo Consorzio di tutela.
La veste di questo bianco dolce veneto è in genere di un bel colore giallo con belle note dorate più o meno cariche, al naso si presenta d'intense note fruttate, mielate e di variabile complessità.In bocca esprime un sapore amabile o dolce, dai toni vellutati, con frutta matura, sentori lignei, a volte con ricordi di pane tostato e affumicato.
Ho messo a confronto due Recioto di Soave 2004 prodotti da uve Garganega in purezzza:
Recioto di Soave Docg Classico Le Schiavette 2004
Le Mandolare
Via Fontana Nuova 1 37032 Monteforte d'Alpone (VR) - Tel: 0456175083 Fax: 0456176970
Alcol : 14,0%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno : Garganega 100%
Data degustazione : 04/2008 Prezzo medio in enoteca € 22
L'azienda coltiva circa 25 ettari di vigneto, tutti nella zona del Soave Classico. Il nome del vino le Schiavette deriva dalla località di Castelcerino dove viene raccolta l'uva più adatta per la sua produzione. I migliori grappoli di Garganega, che contengono in natura la maggiore concentrazione di zuccheri, sono distesi in un solo strato e riposti ad appassire in locali asciutti e ben ventilati. Verso fine febbraio, le uve ben appassite vengono spremute e il mosto messo a fermentare e maturare in piccole botti di rovere fino all'annata successiva. L'affinamento viene completato con una lunga sosta in bottiglia. Alla vista si presenta cristallino, dal bel colore dorato con netti riflessi ambrati, nel bicchiere scorre con nettezza di spessore. Al naso mostra chiare ed evidenti note intense, di scorcia d'arancia candita, cotognata, ricordi tostati. In bocca è caldo con ingresso vellutato, note di freschezza e lieve sapidità in chiusura. Piacevole
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
Recioto di Soave Docg Col Foscarin 2004
Gini
Via G. Matteotti 42 37032 Monteforte d'Alpone (VR) - Tel: 0457611908 Fax: 0456101610
Alcol : 13%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Garganega 100%
Data degustazione : 04/2008 Prezzo medio in enoteca € 28
L'azienda è Gini è a Monteforte d'Alpone, i fratelli, Sandro e Claudio, si occupano in prima persona della conduzione degli oltre 25 ettari di vigneto situati in vocate posizioni collinari. Il nome del vino deriva dalla collina in cui è posto il vigneto di circa 2 ha, allevato a pergola veronese, l'età media delle vigne è di circa 50 anni, il terreno di composizione è tufo basaltico d'origine vulcanica. L'uva selezionata nel vigneto, dopo la raccolta e sottoposta ad appassimento per circa sei mesi. Il mosto ottenuto fermenta in barriques da 228lt molto lentamente, a causa dell'elevata densità zuccherina, che comporterà un'interruzione del processo fermentativo intorno ai 13 gradi alcolici. Dopo circa 18 mesi viene assemblato e messo in bottiglia dove si affinerà per almeno 6 mesi. Versandolo nel bicchiere si mostra di cristallino colore dorato concentrato, di gran consistenza. L'impatto olfattivo d'intensità è caratterizzato da albicocca secca, frutta candita, miele d'acacia., leggiadra vaniglia. In bocca è di struttura, la bocca è piena di calore e morbidezza, ottimamente supportate dalla spalla acida, che rende la beva godibile, con un finale di dolce mineralità.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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