Il Taurasi è sicuramente un vino affascinante, la zona di produzione di questa D.O.C.G. campana è in un'area di gran tradizione vitivinicola a nord-est d'Avellino, comprende Taurasi e una quindicina d'altri comuni, tutti nell'Avellinese: Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemileto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant'Angelo all'Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano.
Il Taurasi, ha lontane origini risalenti all'epoca preromanica, prese il nome da Taurasia, un antico borgo vinicolo, l'Aglianico, il vitigno principale dal quale si produce, era un tempo detto hellenico, a sottolinearne l'origine greca, in questo vino esprime tutte le sue grandi potenzialità, dando vita ad un prodotto che è possibile invecchiare lungamente. Questa condizione di qualità è stata certificata con il disciplinare di produzione, il quale indica tempi d'affinamento pari a quelli delle grandi denominazioni d'origine controllata e garantita del Piemonte e della Toscana.
I produttori del Taurasi hanno un impegno gravoso, il tempo che deve trascorrere prima della messa sul mercato è di tre anni, di cui almeno uno in legno, e per la tipologia Riserva di quattro anni di cui diciotto in legno. Una gran fiducia quindi è riposta in questo gran vitigno autoctono, per lo più è vinificato in purezza per la produzione del Taurasi, nonostante il disciplinare ammetta altri vitigni fino al 15% dell'uvaggio.
La vite è allevata a guyot o cordone speronato in vigneti a sesti fitti, con produzioni che i vignaioli giustamente tendono a non far superare gli 80 q.li/ha.
In vigna e poi in cantina la scelta corretta è recuperare le vere radici del vitigno, adeguandole e non snaturandole attraverso i processi complessi del nuovo sviluppo della qualità, i produttori cercano di coniugare tradizione e futuro, e tendono ad ottenere un prodotto finale che è la giusta sintesi tra terra, clima, vitigno e tecniche di cantina, il più possibile legato al territorio d'origine.
Il Taurasi è un vino dalle gran caratteristiche, si distingue per i profumi intensi e delicati, la sua complessità aromatica, il gusto pieno e vellutato, suoi parametri di riferimento sono acidità totale minima cinque per mille, ed estratto secco netto minimo ventidue per mille.
Ho testato e messo a confronto due Taurasi 2002, da Aglianico in purezza:
Taurasi Docg Poema 2002
Manimurci
Via Casale 9 bis-83052 Paternopoli (AV) - Tel. 0827/771012 Fax 0827/771917
Alcol : 13,50%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Aglianico 100%
Data degustazione : 11/2006
L'area collinare di produzione è a Paternopoli, con esposizione sud-sud/est a 350/500 mt s.l.m. Ottenuto esclusivamente con selezionate uve Aglianico allevate a spalliera, dopo la pigiatura soffice, e la fermentazione a temperatura controllata, è maturato in tonneaux e barriques di rovere Francese (Allier) nuove a media tostatura per oltre dodici mesi. Versandolo nel bicchiere si presenta limpido e dal colore rosso granato fitto, di consistenza. L'impatto olfattivo è intenso, complesso, frutta sottospirito, amarena e mora, prugne secche, note speziate con cannella e vaniglia. Al gusto si mostra secco, caldo di buona morbidezza, il ritorno del frutto è eccessivamente sovrastato dal legno, giusta mineralità, in un finale medio , ma non di grande equilibrio.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@
Taurasi Docg Vigna Macchia dei Goti 2002
Antonio Caggiano
Contrada Sala- 83030 Taurasi (AV) - Tel. e Fax 0827.74723
Alcol : 13,50%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Aglianico 100%
Data degustazione : 11/2006
Deriva da vigneti siti in contrada Macchia dei Goti di Taurasi, in collina a 350 metri s.l.m., esposizione sud-ovest, da selezionate uve Aglianico, allevate a cordone speronato con 5.000 ceppi/ha, su terreno argilloso-calcareo, resa per ettaro al rapporto in uva 55 ql./ettaro con kg. 1,10 per pianta.
Le uve raccolte al momento della loro completa maturazione, dopo diraspatura e pigiatura sono sottoposte a fermentazione con macerazione intensa. Segue la fermentazione malolattica e la maturazione in barriques di rovere francese Troncai, Center e Vosges per un periodo di 12-18 mesi
Nel bicchiere si presenta limpido, dal colore rosso granato, di gran consistenza estrattiva. Al naso è imponente e complesso, con un impatto balsamico, di vaniglia e speziatura, supportato ottimamente dalla frutta matura, in particolare mora ed amarena. In bocca è secco, caldo, di gran morbidezza, vellutato nell'avvolgere freschezza ed un tannino di rara eleganza. Chiude con una persistenza aromatica intensa estremamente lunga.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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