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Vini a confronto

Barbaresco Docg Bricco 2005 - Dante Rivetti (CN) Vs/ Barbaresco Docg Cottà 2005 - Sottimano (CN)

di Luigi Salvo

MappaArticolo georeferenziato

Sul rinnovato Tigulliovino, ho voluto riprendere la mia rubrica Vini a Confronto con due grandi rossi da uve Nebbiolo, pieni di finezza ed eleganza: due Barbaresco, vino della terra di Langa nel quale questo grande vitigno riesce ad esprimersi a volte anche in maniera migliore che nel suo fratello maggiore il Barolo. Il Barbaresco, nobile vino piemontese, è prodotto in provincia di Cuneo da circa settecento ettari d’uve Nebbiolo poste nei comuni di Treiso, Neive e Barbaresco, si esprime al meglio in terreni di natura argillosa posti in media altitudine collinare intorno a 250 metri s.l.m.
Nonostante le aree di produzione del Barbaresco e del Barolo siano distanti soltanto una manciata di chilometri l'una dall'altra, i due fratelli evidenziano caratteri diversi anche se con caratteristiche in comune. Uno dei principali fattori che determina questo carattere è rappresentato dal tannino e dalla sua classica astringenza che, generalmente, è più presente nel Barolo, anche se nel Barbaresco può essere apprezzabile, ed è determinato dalla zona d’impianto dei vigneti, dalla loro esposizione, dalla loro età e dalla particolare conduzione.

Eleganza e classe innata dunque, tranne quando il Barbaresco è prodotto non rispettando i suoi canoni, ovvero snaturandone le caratteristiche per avvicinarlo il più possibile al Barolo, attraverso colori eccessivamente cupi, grandi concentrazioni ed eccessive note lignee che lo rendono pesante.
Il Nebbiolo è un'uva molto ricca di sostanze polifenoliche, ma la sua capacità colorante è piuttosto modesta, quindi i vini prodotti da Nebbiolo sono caratterizzati da una trasparenza piuttosto elevata, aromi gentili di frutta e fiori, in particolare ciliegia, prugna, lampone, rosa e violetta, in connubio agli aromi complessi conferiti dal tempo, qualità aromatiche terziarie che sono in stretto rapporto con il tipo ed il volume della botte utilizzata per la maturazione del vino. L’utilizzo delle barriques dona un più accentuato sentore di vaniglia, rispetto alla più avvertibile liquirizia in vini maturati in botti di grandi dimensioni, ed al palato in genere, la componente acida risulta meno aggressiva rispetto ai vini maturati in legni voluminosi.

L’annata 2005 in generale si presenta nel bicchiere in modo molto interessante, dal punto di vista climatico è stata caratterizzata da andamenti irregolari con zone nelle quali le precipitazioni sono state scarse ed altre dove la pioggia ha superato le medie stagionali. Nel periodo Luglio-Agosto le temperature registrate sono state decisamente più basse della media, il mese di Settembre ha avuto un inizio riccamente pieno di pioggia ed una seconda parte con una condizione climatica ideale per la maturazione fenolica e l’accumulo degli zuccheri. Le aziende che sono riuscite a raccogliere le uve a giusta maturazione prima delle ampie precipitazioni della seconda metà d’Ottobre, hanno vinificato in modo ottimale. In definitiva un’annata in cui la cura in vigna e le variazioni microclimatiche hanno fatto la differenza.

Il Barbaresco secondo il disciplinare di produzione è prodotto con uve Nebbiolo nelle varietà “Michet”, “Lampia”, “Rosè” e deve maturare almeno due anni, di cui uno in botte, ed almeno quattro anni per la “Riserva”, è spesso commercializzato nella tradizionale bottiglia “albeisa”, tipica dell'area delle Langhe. Interessante l’etimologia del nome Barbaresco, deriva dall’invasione medioevale dei Saraceni, chiamati anche Barbareschi, che arrivavano in queste terre non solo per depredare ma anche per bere il buon vino che si produceva all’epoca. La torre del paese di Barbaresco, sulla quale si accendevano i fuochi per avvertire dell’avvicinarsi dei predatori di vino, si trova nel simbolo del marchio consortile d’origine del Barbaresco.
Il vino si esalta in abbinamento con arrosti di carne bianca e rossa, pollame nobile, capriolo in salmì, faraona ai funghi, fegato d’oca e formaggi piccanti stagionati.

Ho testato e messo a confronto due Barbaresco 2005 della zona di Neive:

Barbaresco Bricco 2005
Dante Rivetti
Loc.Bricco di Neive 12 - 12052 Neive (Cn) Tel. 0173/67125 Fax 0173/677706
Alcol : 14,00%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigni: Nebbiolo 100%
Data degustazione : 02/2009 Prezzo medio in enoteca € 20,00

Da quattro generazioni la famiglia Rivetti possiede vigneti sulle colline che dal Bricco si affacciano verso Neive, l’azienda oggi si estende per circa 60 ettari e si avvale della consulenza di Donato Lanati. Il Barbaresco Bricco nasce dal fiore all’occhiello aziendale: i 12 ettari del vigneto Bricco di Neive tra i 300 e i 400 metri s.l.m., su terreni argillosi-calcarei, con esposizione Sud-Ovest.
La fermentazione avviene in serbatoi d’acciaio a 28/30°C per un periodo di 12/15 giorni utilizzando il metodo di rimontaggio del mosto sulle bucce per estrarre al massimo i tannini ed il colore, il vino è affinato per 24 mesi tra botti grandi e barriques. Versandolo nel bicchiere si presenta limpido e dal colore rosso rubino intenso, la compattezza cromatica si sposa ad un’adeguata trasparenza, ruota sul vetro di consistenza. Lo spettro olfattivo è intenso e variegato, fiori, frutta rossa ben presente, ginepro, evidenti note di liquirizia e chiodi di garofano. Al gusto si mostra caldo, severo, il frutto gioca con la mineralità, l’acidità allunga e rende nervoso il sorso, il tannino ha buona incisività, chiude in un finale intenso.

Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@


Barbaresco Cottà 2005
Sottimano
Loc. Cottà 21 – Neive (Cn) Tel - Fax 0173/635186
Alcol : 14,00%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigni: Nebbiolo 100%
Data degustazione : 02/2009 Prezzo medio in enoteca € 35,00

Le uve del vigneto di 2,5 ettari esposto a Sud/Ovest nella sottozona Cottà sono raccolte al momento della loro completa maturazione, diraspate e pigiate in modo soffice. La fermentazione è svolta a temperatura controllata di 30°C, con macerazione di 14 giorni sulle bucce senza l'utilizzo di lieviti selezionati, dopo la svinatura il travaso avviene in barriques, prodotte in Borgogna, nuove per un 25%, nelle quali avviene la fermentazione malolattica, successivamente il vino è poi messo in barriques di secondo, terzo e quarto passaggio in cui permane per 18-20 mesi.
Nel bicchiere si mostra limpido, dal colore rosso rubino vivo, di gran consistenza estrattiva. Si concede piacevolmente all’olfatto con intensità e complessità, con un impatto di note di viola, piacevoli aromi di ciliegia, fieno, vaniglia e speziatura. In bocca è di gran calore, l’appena accennata morbidezza lascia spazio alla buona vena acida e ad un elegante tannino ancora deciso ma pulito. La sensazione è di una gran bella materia al palato, di notevole articolazione e d’ottima corrispondenza gusto-olfattiva nella persistenza aromatica intensa. Di stoffa.

Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@

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Luigi Salvo nasce a Palermo il 16 Gennaio 1964, dopo gli studi scientifici e di medicina, agli inizi degli anni '90 durante il tirocinio in ospedale,...

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