Mi piace particolarmente il Lagrein, varietà tra le più diffuse del territorio altoatesino, che riesce in alcune versioni con le sue sfumature ad essere austero e nello stesso tempo di grand'eleganza e finezza. In queste terre la viticoltura ha origini molto antiche, come dimostrano i reperti di vinaccioli rinvenuti in strati archeologici risalenti all'Età del ferro. Da più parti si ritiene che già nel primo millennio avanti Cristo, siano stati gli Illiri, a portare la vite in Alto Adige, tanto che i Romani, quando vi giunsero trovarono un'enologia ben sviluppata, il vino era conservato già in botti e non nelle classiche anfore di terracotta, come si usava comunemente all'epoca.
Il suo nome, Lagrein, ha portato ad attribuirgli il suo arrivo in Alto Adige dalla Val Lagarina ai primi del'900, ma in realtà, da attenti studi si è evidenziato come fosse presente già nel XVI secolo, e che i suo nome deriva da Lagara, colonia della Magna Grecia famosa per il vino Lagaritanos. Se il Lagrein è giunto sin ai giorni nostri, il merito è da attribuire ai monaci Benedettini, che coltivando il vitigno all'interno dei monasteri lo salvarono dall'estinzione, riparandolo dalle frequenti devastazioni barbariche di quell'epoca. Oggi di questo vitigno sono conosciuti due biotipi diversi per forma e dimensione del grappolo: il Lagrein a grappolo corto ed il Lagrein a grappolo lungo, i quali presentano caratteristiche organolettiche diverse. Il vino che si ottiene è possibile ritrovarlo nella tipologia Kretzer, che si presenta di particolare colore chiaro, somigliando ad un rosato, ed in quella Dunkel, dove è decisamente più scuro.
Proprio della splendida realtà attuale del Lagrein Dunkel voglio parlarvi. Questo, fino ad una decina d'anni fa, era prettamente utilizzato per dare maggior colore e struttura agli altri rossi altoatesini, oggi è invece nobilitato dalla produzione di vini interessanti e di gran spessore. A partire dalla metà degli anni '90, infatti, i vignaioli altoatesini hanno modificato sostanzialmente le rese per ettaro del vitigno e lo hanno vinificato in purezza con più cura ed attenzione, ottenendo risultati eccellenti. La zona dove riesce a dare i risultati migliori è quella costituita dai terreni granitici e porfirici di Bolzano, Fago, Gries e Salorno.
Il Lagrein Dunkel è un vino rubino carico, i suoi profumi hanno la caratteristica di spaziare in gioventù dalla fresca vinosità di frutta rossa e nera, alla liquirizia, alla speziatura, con piacevoli note terrose terziarie nel corso dell'evoluzione. La sua caratteristica beva di sobria vellutosità, fatta di freschezza e tannino fine, a volte si può presentare più corposa in quei Dunkel un po' più concentrati e strutturati, ed anche nel caso (che non mi trova assolutamente d'accordo) vi siano in aggiunta gli onnipresenti Cabernet Sauvignon e/o Merlot. L'affinamento in barriques arricchisce e completa i profumi secondari, donando la vaniglia ed il cuoio, ed ampliando lo spettro olfattivo con pregevoli note di tostatura, d'affumicato e di pietra focaia. Ho testato e messo a confronto due Lagrein in purezza 2004, annata nella quale il normale germogliamento di primavera è iniziato con un po' di ritardo rispetto al solito periodo, e le temperature estive che si sono mantenute al di sotto dei 30°C hanno consentito, attraverso un andamento lento, una perfetta maturazione delle uve.
Alto Adige Lagrein Carano 2004
Baron di Pauli
Via Cantine 12 -39052 Caldaro (BZ) Tel. 0471/963696 Fax 0471/964454
Alcol : 12,5%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Lagrein 100%
Data degustazione : 2/2008 - Prezzo medio in enoteca € 17
Il vigneto Arzenhof dal quale deriva è situato in collina da 300 a 400 s.l.m., su un cono alluvionale morenico rivolto a sud-est, composto di ghiaia calcarea, porfido e sabbia quarzosa. Il vino è ottenuto esclusivamente con selezionate uve Lagrein, la fermentazione è spontanea ed avviene in tini aperti, la macerazione del mosto dura quattro settimane, cui segue il passaggio in barriques per diciotto mesi.
Versandolo nel bicchiere si presenta di bella limpidezza e dal colore rosso rubino profondo, di consistenza. L'impatto olfattivo è di piacevole prugna, eucalipto, cornice minerale e speziata. In bocca di struttura, si declina di buon'intensità ed adeguato calore, in una preponderante sapidità. In realtà, al gusto ci si aspetterebbe maggiore avvolgenza, caratterizzato dal finale di media lunghezza di frutta e spezie, è connotato da mineralità e lieve tostatura.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@
Alto Adige Lagrein Taber Riserva 2004
Cantina Bolzano
Via Brennero 15 -39100 Bolzano (BZ) Tel. 0471/270909 Fax 0471/289110
Alcol : 13,5%vol. - Bottiglia : 0,75 l - Vitigno: Lagrein 100%
Data degustazione : 2/2008 - Prezzo medio in enoteca € 20
Deriva da uve Lagrein in purezza prodotte in splendidi vigneti posti nella Conca di Bolzano-Gries nel maso Taber a 250 s.l.m. Le uve raccolte al momento della loro giusta maturazione, dopo diraspatura e pigiatura soffice, sono sottoposte a fermentazione alcolica in acciaio inox con rigoroso controllo della temperatura. Segue la fermentazione malolattica e la maturazione per 12 mesi in barriques di 1° e 2° passaggio. Nel bicchiere è di viva limpidezza, dal colore rosso rubino di fitta concentrazione, con lacrime piene di gran consistenza estrattiva. Al naso emergono intensità e variegata complessità, con un esuberante impatto di mirtilli, more in confettura, suadenti note di vaniglia, tabacco, cuoio e liquirizia. Al gusto è vellutato, dona gran calore e morbidezza, equilibrato dalla vena acida e da un elegante tannino fine, chiude entusiasmante, con una persistenza aromatica intensa lunga.
Voto di TigullioVino.it (da 1 a 5 chiocciole) : @@@@@
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