Diciamo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un produttore di vino che, con grande serietà, mi spiegava che il suo obiettivo è quello di produrre dei vini che abbiano “energia”. Ora, detto che il mondo della produzione vitivinicola è bello perché è vario, che c’è spazio per tutti, che ogni percorso può ripagare con nicchie di mercato molto interessanti, che è comunque giusto tentare di innovare magari uscendo dagli schemi della vitivinicoltura secondo i manuali, non si può negare che una certa confusione si stia creando.
Le accezioni della bevanda vino, infatti, stanno proliferando in maniera incontrollata, e spesso si fa fatica a capire cosa ci stia effettivamente dietro dal punto di vista viticolo prima ed enologico poi. Si va allora dal biologico al biodinamico, dal naturale al libero, passando poi per gli “orange wines”, i vini vegani, biotici e quant’altro.
I risultati nel bicchiere, solitamente, spaccano la critica in due: a non tutti questi percorsi particolari, infatti, corrispondono poi vini all’altezza delle aspettative, nel senso che l’insolito che a volte non viene compreso fino in fondo perché il palato medio è abituato a una certa tipologia di prodotto, dalle caratteristiche più usuali e, in un certo senso, rassicuranti.
Aggiungo, peraltro, che sebbene il tema che intendo sviluppare in questa rubrica sia molto probabilmente agile per gli enoesperti o gli enointenditori, cercheremo di renderlo digeribile anche per il grande pubblico che difficilmente conosce approfonditamente questi percorsi così audaci e particolari, eccezion fatta, forse, per il vino biologico, del quale peraltro sempre l’enoinconsapevole medio sa poco o nulla rispetto a quanto ci stia realmente dietro.
Siccome mi considero apprendista stregone su queste tematiche, cercherò di farmi aiutare lungo il percorso da persone fidate e di provata cultura nel settore, le quali interverranno in questo spazio secondo argomento e opportunità, apportando il proprio punto di vista. Essendo tuttavia concepito anche come spazio aperto, saranno non solo graditi ma anche apprezzati interventi da parte di chi abbia un proprio punto di vista sulle tematiche via via affrontate.
Aggiungo che da questa rubrica resteranno fuori gli aspetti di degustazione: non si faranno pertanto recensioni su vini e aziende, ma solo informazione documentata sugli aspetti vitivinicoli e, soprattutto, legislativi, legati a queste tipologie di vino così particolari.
Vi aspetto dunque numerosi, a presto.
[Image credit: Forti del Vento, su Vinix]
Sono nato nel 1967 a Milano e fino a qualche anno fa ho fatto il tecnico informatico: dopo una quindicina d'anni davanti a un monitor ho cominciato...
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Inserito da Luca Risso
il 04 febbraio 2014 alle 17:06Luk