L'incubo del garagista, gli arresti di fermentazione
Gli arresti di fermentazione sono l’incubo di tutti, dal cantiniere al produttore, all’enologo, al garagista e nella vendemmia “del secolo” 2013 leggermente posticipata il blocco può diventare un'ipotesi tutt’altro che remota. In altri post vi ho raccomandato di esercitarvi nell’osservazione e nella degustazione del vostro vino anche durante nella fermentazione, quindi un bel giorno vi può capitare che l’effervescenza vada a scemare, che la rilevazione del Babo rimanga ferma e che il cappello della vinaccia non salga o si ammosci improvvisamente. Rassegnatevi: la fermentazione si è bloccata.
Cosa può essere successo?
- C’è stato un aumento incontrollato della temperatura. La temperatura ideale di fermentazione varia da 20° a 25° C. A temperature più basse la fermentazione ha uno sviluppo iniziale lento, ma l’andamento è regolare, mentre temperature più alte provocano una partenza più rapida che però può poi rallentare fino a fermarsi.
- Il mosto di partenza aveva delle forti carenze nutrizionali. Come mi capita di dire stesso ai miei amici produttori, i lieviti non campano d’amore (lo zuccherino). Diventa quindi fondamentale conoscere le caratteristiche dell’uva e del vigneto per avere un’idea dell’azoto prontamente assimilabile di partenza anche nel caso non vogliate ricorrere all’analisi del mosto di. In ogni caso normalmente la quantità minima indispensabile per portare a termine una fermentazione alcolica è di 150 mg /lit. Una buona nutrizione azotata in tutti i casi garantisce una limitata produzione di idrogeno solforato.
- Il mosto è in carenza di ossigeno per produrre biomassa e i lieviti ne hanno bisogno per riprodursi. Più biomassa è presente nel mosto in fermentazione e maggiore è la produzione di steroli che difendono la cellula dagli effetti tossici dell’alcol.
- Il mosto di partenza aveva una forte presenza di residui di pesticidi. La loro quantità e presenza dipende dalla quantità di trattamenti, dalla loro persistenza sulla pianta, dalle condizioni meteorologiche dell’annata. Si ricorda che nel mosto la loro presenza è inferiore rispetto all’uva. I fungicidi a contatto si idrolizzano perdendo il loro potere di inibizione. La fermentazione è bloccata e riprende solo quando il principio attivo è idrolizzato nel mezzo.
- L’alcol etilico è tossico per l’attività del lievito (e non solo), gli acidi grassi e gli esteri etilici compromettono le attività di scambio delle pareti cellulari.
Se la fermentazione alcolica si blocca per le cause citate in precedenza normalmente si procede così:
- Travasare la massa
- Aggiungere anidride solforosa per bloccare l’attività dei batteri aceti/ lattici
- Se è il caso eliminare le frazioni tossiche e gli inibitori di fermentazione con dei preparati a base di cellulosa
- Favorire la presenza dell’ossigeno
- Mantenere una temperatura di fermentazione costante
- Inoculare un ceppo di lievito selezionato idoneo alle rifermentazioni (es. bayanus)
- Pregare che vada tutto bene!!!
Inserito da Andrea D'Ascanio
il 17 ottobre 2013 alle 10:58Me tapino... :-(