I garagisti non conosco pause e qualche giorno fa mi arrivano i vini di Angelo, un bianco ed un rosso nelle solite bottigliette di plastica. Purtroppo i vini arrivano nei giorni concitati dell’imbottigliamento, così le bottiglie rimangono a stazionare sul tavolo della mia cucina per qualche tempo. Dopo il sollecito di Angelo apro il pacco e passo all’assaggio cosi’ senza guardare l’etichetta e rileggere la mail che mi illustrava i vini.
Campione di vino bianco.
Colore. Giallo paglierino scarico, con leggeri riflessi verdolini. Leggermente velato, ma non mi preoccupo, gli sbalzi caldo/freddo del trasporto e della mia cucina , avranno traumatizzato la frazione acida.
Olfatto. Tutti i varietali del vino bianco giovane mi arrivano al naso: crosta di pane , mela golden, ginestra , leggere note di salvia, integri, lineari, senza deviazioni.
Gusto. Cosi ben disposta dagli assaggi precedenti, passo all'assaggio. Acido , corposo , ben bilanciato in tutte le sue componenti. L’avrei voluto fare io, davvero.
Analisi
Alcol svolto : 10,60 % vol
Zuccheri riduttori :0,10 %vol
Acidità volatile :0,15 g/l
Acidità totale :5,70 g/l
Anidride solforosa totale 19 mg/l
pH 3,44
Di seguito riporto le note di vinificazione di angelo, certa che possono essere di aiuto anche per gli altri garagisti.
1-80%chardonnay impianto del 2008, 20% vecchi ceppi di trebbiano e malvasia di cecina pigiato e diraspato meccanicamente.
2-passato al torchio con lievissima pressatura e raffreddando la massa con ghiaccio secco, filtrato tutte le sospensioni grossolane (scolapasta e colino).
3-posto in tino inox con altro ghiaccio secco (la temperatura del mosto era 5-7 °C ).
4-lasciato defecare per 3 giorni lasciando salire la temperatura, travaso eliminando tutto il precipitato ottenendo un mosto abbastanza 'pulito'
5-aggiunto leviti ceravisae.
6-fermentazione tumultuosa per 10 giorni.
7-al termine fermentazione aggiunta bentonite e colla di pesce e riposo per 8 giorni.
8-svinatura, aggiunta solo adesso SO2 e conservazione in tino inox colmato con olio enologico e tappo a vite.
Le mie considerazioni.
Il vino mi è piaciuto molto. Ha i valori perfetti per farne un frizzante pasquale, non lo trovo idoneo ad un lungo invecchiamento. Mi piacerebbe sapere da Angelo quanti lieviti ha usato e se si ricorda la tipologia e se durante la fermentazione ha usato degli attivanti (la mia anima chimica ogni tanto prende il sopravvento). Ho lasciato il bicchiere una settimana all’aria in cucina e non ha modificato di una virgola l’intensità colorante. Complimenti ancora per il prodotto.
Campione di vino rosso.
Colore. Rosso rubino intenso, denso impenetrabile.
Olfatto. Metto il naso dentro al bicchiere ma un muro verde avvolge le mie narici, penso: magari è freddo mi riprometto di annusarlo con una temperatura più consona .
Gusto. Dopo il primo sorso le gengive chiedono giustizia, acido, tannico, spigoloso, gengivale e penso: perché l’ha raccolto così presto?
Analisi
Alcol svolto : 10,96 % vol
Zuccheri riduttori :0,16 %vol
Acidità volatile :0,28 g/l
Acidità totale :5,20 g/l
Anidride solforosa totale 18 mg/l
pH 3,56
Dopo aver fatto le analisi ed essermi rafforzata nelle mie convinzioni (uva raccolta troppo presto) vado a leggere le note di vinificazione di Angelo
1-40%-40%sangiovese e cabernet sauvignon impianto del 2008 20% ciliegiolo e canaiolo oltre 20 anni.
2-zona sottomonte pisano (Calci) terreno argilloso, leggera pendenza.
3-vendemmiato il 31 Agosto, pigiato e diraspato meccanicamente.
4-nessun lievito aggiunto.
5-lasciato fermentare sulle bucce per 7 giorni con 2 follature al giorno nei primi 4 giorni, poi interruzione delle follature lasciando il cappello in superficie.
6-svinato e messo in damigiane da 54 litri con tappi bollitori. Dopo circa una settimana è partita una fermentazione molto lieve forse malolattica.
7-Dopo 30 gg travaso dalle damigiane in piccoli tini di inox , aggiunto solo a questo punto metabisolfito 8 gr /hl e colmato con olio enologico e tappo sul tino a vite con guarnizione.
Considerazioni finali:
Io lo chiarificherei con almeno 25 grammi di albume come prima cosa, facendo seguire un energico travaso magari su imbuto di rame, per vedere se si aprono i profumi. Ma la domanda che vorrei fare ad Angelo: come mai hai vendemmiato così presto?
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Inserito da Andrea D'Ascanio
il 13 marzo 2013 alle 10:07Ogni giorno che passa mi aumenta la voglia di piantare un paio di filari di bianco, prima o poi..... (prima devo pensare a far uscire bene il rosso)
;-)