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Wine Trotter

Ritorno a Cracovia con Genius Loci

di Kate Maciejewska Serra

MappaArticolo georeferenziato

Dopo il calorosissimo benvenuto che ci ha regalato la bellissima città di Cracovia nel gelido inverno 2006 (vedi l'articolo "Vini della Costa Toscana in Polonia" nel archivio della rubrica), ho deciso di tornare in questa città portando un altro gruppo di amici vignaioli. Ero sicura, che anche loro sarebbero rimasti, come il simpaticissimo gruppo di produttori toscani di un anno fa, stregati da questa città magica, così attenta alla giusta qualità della vita della quale fa parte la cultura enogastronomica, da secoli molto sentita a Cracovia.

Questa città cosmopolita si esprime proprio attraverso le sue ricchissime tradizioni culinarie, nelle quali coesistono le diverse culture della cosiddetta Mitteleuropa, che hanno creato per secoli un perfetto mix fra la cucina austroungarica e quella slava con forti influenze dalla cucina internazionale. Non dimentichiamo che per secoli è proprio al castello Wawel di Cracovia che risiedettero i sovrani dell'intera Polonia, sempre molto aperti alle più seguite mode di allora (ricordo soltanto per esempio la rinascimentale regina della Polonia Bona Sforza da Bari, che ha introdotto nella corte polacca il buon cibo e il vino italiano).

Anche dopo lo spostamento della capitale a Varsavia e la successiva spartizione della Polonia tra le tre monarchie (austroungarica, prussiana e russa) che durò fino al 1918, Cracovia rimase la capitale culturale ed artistica del popolo polacco e fino ad oggi ha conservato questo suo carattere, che la distingue fortemente dalla moderna Varsavia. Sede di una delle più antiche università europee, Cracovia è anche la città di oltre centomila studenti e di sempre più numerosi turisti provenienti da tutto il mondo.

Grazie anche ad un enorme sviluppo dei collegamenti aerei tra Cracovia e diverse città europee, per citare soltanto Roma, Milano e Venezia, è molto facile trascorrerci anche un paio di giorni, coccolati dai numerosissimi locali, che offrono di tutto e di più davvero per tutti i gusti (durante il mio ultimo soggiorno a Cracovia ho scoperto nel centro storico anche un carinissimo ristorante ungherese dove ho avuto il piacere di degustare gli squisiti vini di quel grande popolo). Le svariate caffetterie e pasticcerie, le birrerie aperte fino a tarda notte che offrono spettacoli dal vivo, numerosi festival, mostre e incontri culturali fanno di Cracovia una meta ideale dei giovani e di tutti quelli che amano la stimolante atmosfera cosmopolita
(www.poland-tourism.pl, www.polonia.it ).

Non può esistere allora un luogo più adatto alla presentazione di una della più nobili e culturalmente ricche bevande della storia dell'umanità: il vino. Esso sembra di trovare a Cracovia, come in nessun' altra città polacca il suo "habitat" perfetto. Questa volta Cracovia ha calorosamente ospitato associazione d'avanguardia dei vignaioli europei ideata e condotta dal Andrea Surbone, proprietario della "Fattoria Poggio Gagliardo" di Montescudaio (Pisa).

Questo carismatico piemontese impiantato in Toscana, ha raccolto un significativo gruppo di vignaioli provenienti da diversi paesi europei, seminando tra di loro la nobile idea di "genius loci", che consiste nella creazione di una serie di vini (uno per ogni azienda), che rispecchiano nel modo più appropriato l'idea del territorio di origine. Per gustarli ed acquistarli ci si deve recare esclusivamente nella zona dove nascono, dato che non sono commercializzati altrove (www.geniuslociwines.org).

E senz'altro un'idea particolare, che segue una delle validissime filosofie del settore, che mira a sottolineare l'importanza del contesto socio-culturale nel quale avviene la degustazione dei determinati vini. Questo contesto non può essere ricostruito altrove se non per lo scopo promozionale, come è avvenuto durante la nostra degustazione a Cracovia. L'incontro polacco è in questo senso soltanto un invito ad un viaggio alla ricerca della vera anima del vino.

Alla presentazione di Cracovia sono venuti, portando con sè i vini di GENIUS LOCI e una selezione di altri vini da loro prodotti, i proprietari delle aziende:

DE CONCILIIS di Frignano Cilento nel salernitano; www.viticoltorideconciliis.it. Questa affermata azienda campana di Famiglia De Conciliis, una delle pioniere della rinascita della viticoltura di questa regione, è conosciuta per i suoi bianchi Fiano e rossi Aglianico. Paola De Conciliis e Giovanni Canue hanno portato a Cracovia il loro GENIUS LOCI IGT Paestum Fiano "Perella" 2005, un fresco e persistenze cru maturato in 30% per 6 mesi in legno. Non poteva mancare a Cracovia anche il loro delicato olio extravergine d'oliva.

FATTORIA POGGIO GAGLIARDO di Montescudaio (Pisa); www.poggiogagliardo.com. La Fattoria, che si estende sui 400 ettari di cui 80 di vigneto è situata nel cuore della DOC Montescudaio che fa parte, insieme con la DOC di Bolgheri, Elba e Val di Cornia del territorio della "Costa dei Etruschi". E' nota in Toscana per una serie di iniziative legate alla ricerca di vini insoliti e che hanno lo scopo di avvicinare gli enoapassionati al mondo del vino. Il proprietario dell'azienda Andrea Surbone ha presentato a Cracovia il suo GENIUS LOCI "Polena" 2003 - un accattivante mix dei vitigni autoctoni: Sangiovese, Ciliegiolo, Foglia Tonda, Mazzere, Malvasia Nera, Vermentino e Colorino, affinato nelle botti per 20-24 mesi.

PAPANTONIS WINERY della regione vitivinicola greca Argolis; www.papantonis.gr. L'azienda costruita nel 1992 dai fratelli Antony e Kallie Papantonis produce più di 50 mila bottiglie del vino all'anno ed è specializzata nei vini di qualità come il "Meden Agan" nato dal vitigno Aghiorghitiko ( presente nella cena di Cracovia nel annata 2003). Antony Papantonis ha portato alla degustazione il suo GENIUS LOCI "Kylix" 2003 - anch'esso un rosso di vitigno Aghiorghitiko con passaggio leggermente più breve nelle barrique rispetto "Meden Agan", che a mio parere lo rende più caratteristico e vivo.

WEINGUT ANHEUSER di Bad Kreuznach nella regione vitivinicola Nahe; www.anheuser.de. La storia di questa antica azienda renana risale al XVII secolo. Attualmente è condotta dalla tredicesima generazione di vignaioli della amiglia: Paul Rudolf e la moglie Dorothee, ai quali si affiancano da un paio d'anni anche i loro due figli. Come è facile immaginare, questa azienda produce un intramontabile Riesling Renano nelle sue diverse versioni (trocken, spatlese e spatlese trocken). Dorothee Anheuser ha presentato a Cracovia il fresco GENIUS LOCI Riesling 2006.

Gli chef del lussuoso ristorante "Pod Róza" ("Sotto la Rosa") che ha ospitato la presentazione dei GENIUS LOCI ci hanno deliziato con uno squisito menu che rispecchia pienamente il carattere della cosmopolita ma fortemente radicata nella tradizione polacca cucina cracoviana. Durante la cena che seguiva la presentazione di GENIUS LOCI e che è stata accompagnata dai diversi vini delle aziende associate, sono stati serviti:

- Antipasto di lingua d'agnello in salsa d'acciughe - gli elaborati antipasti freddi a base di carne sono un ingrediente forte della cucina polacca;

- Ravioloni di Barbabietola con salsa di papavero - la versione creativa ma sempre di forte impronta locale dei tipici ravioloni polacchi "pierogi"(di solito ripieni di carne, di funghi o di crauti);

- Anatra arrosto ai funghi e crauti rossi - la carne dei volatili e di selvaggina è molto usata in tutta la Polonia e ne esistono numerosissime ricette, specialmente per l'anatra (di solito ripiena di mele e prugne);

- Torta di Frutta con cioccolato fuso - numerosissimi tipi di torte di frutta sono tipiche in tutta la Polonia; è da sottolineare che la scuola dei pasticceri polacchi è apprezzata molto tra gli addetti al settore.


E' da lodare un' invidiabile qualità del servizio-sommelier offerto da questo locale, tra l'altro premiato per la sua ricchissima lista di vini da "Wine Spectator" come uno dei migliori ristoranti del genere in Polonia. I proprietari possiedono nel centro storico di Cracovia anche un altro lussuoso albergo affiancato, come "Pod Róza", dall' elegantissimo ristorante "Copernicus" e importano direttamente la gran parte dei vini che sono offerti in questi locali (www.hotel.com.pl).

L'incontro a Cracovia può rappresentare un piccolo esempio della sempre più grande apertura del mercato europeo e l'importanza delle iniziative, che invitano ad un scambio culturale ed economico all'interno di essa. E' anche un modo intelligente per aiutare il vino europeo a sopravvivere alle grandi pressioni dei vignaioli extraeuropei, che investono in modo massiccio proprio nei cosiddetti paesi "New Entry", trovandovi un terreno fertile, privo di forte concorrenza locale e sopratutto consumatori dotati di grande curiosità e apertura mentale.

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