Soffocati dall'insopportabile caldo di questa estate i pensieri di tanti vanno inevitabilmente all'inverno. Provate a immaginarvi allora in una bella città del nord europa coperta di neve e voi, in buona compagnia, coccolati dal simpatico personale di un ristorante accogliente e caldo, sorseggiate un buon bicchiere di vino toscano abbinandolo ai corposi e saporitissimi piatti invernali. Non è un miraggio provocato dal caldo sahariano di questi giorni, ma un indimenticabile ricordo di ciò che è successo alla fine di gennaio scorso a cinque produttori vitivinicoli della costa toscana, da me diretti "alla conquista" del mercato polacco. È stata un'impresa davvero eroica perché i vini della costa toscana erano quasi totalmente sconosciuti anche ai più affermati importatori polacchi presenti ai nostri incontri. Si trattava di un gruppo di amici riuniti grazie alla loro voglia di far conoscere, attraverso i loro ottimi vini, uno dei più giovani e più promettenti territori vitivinicoli italiani:
Giandomenico Zedde di BADIA DI MORRONA di Morrona (PI), sommelier;
Silvia Menicagli con il marito Stefano Billi - dell'azienda LE FORNACELLE di Castagneto Carducci (LI)
Nico Rossi del GUALDO DEL RE di Suvereto (LI)
Flavio Nuti di LA REGOLA di Riparbella (PI);
Luca Tommasini di SANGERVASIO di Pontedera (PI).
Tutti vini che si possono definire, data la vicinanza del mare, vini della costa, ma tutti molto diversi tra loro, come sono diverse le singole zone da cui provengono: Le Colline Pisane nel caso di BADIA DI MORRONA e SANGERVASIO, Montescudaio nel caso di LA REGOLA, Val di Cornia nel caso del GUALDO DEL RE e infine il famoso Bolgheri nel caso di FORNACELLE.
Queste aziende, come tante altre qualificate realtà vitivinicole della costa toscana, producono i vini moderni ma che mantengono un forte legame con la tradizione toscana con i suoi vitigni tradizionali come il bianco Trebbiano e il Vermentino e i rossi Sangiovese e Canaiolo che si sposano a perfezione anche con i vitigni internazionali e con il particolare riguardo verso la altissima qualità. La internazionalità che porta a produrre i vini dei vitigni come il Sauvignon, Cabernet e Merlot si fa più sentire nelle zone di Bolgheri e Val di Cornia mentre i vitigni tradizionali danno i vini eccellenti nelle zone collinari delle Colline Pisane e di Montescudaio.
La nostra idea comune era di non organizzare le classiche degustazioni professionali, ma di proporre i vini con le tradizionali pietanze polacche, una scelta contraria al solito abbinamento vino italiano - cucina italiana (o cucina internazionale), che è valido anche nei ristoranti polacchi; e così, dopo le brevi presentazioni e le degustazioni libere di tutti vini, i nostri ospiti hanno avuto la possibilità di riassaggiare i vini serviti dai produttori stessi con la squisita cucina polacca. A Varsavia è toccato a un ristorante della genuina cucina locale, il SENATOR, posto nel cuore della città vecchia e frequentato dai buongustai polacchi; a Cracovia al prestigioso Ristorante WENTZL, sulla bellissima Piazza del Mercato Vecchio (la più grande d'Europa), dove abbiamo avuto il piacere di cenare nella sala - sede della mostra permanente di alcuni gioielli della pittura polacca degli inizi del Novecento.
Per illustrare bene la ricchezza della cucina polacca, basata in quel caso sulla carne (di cui siamo riusciti ad assaggiare soltanto una minima parte), vi riporto i menu realizzati durante i nostri incontri con i corrispondenti vini, che variavano un po' tra il pranzo a Varsavia e la cena di Cracovia:
30 gennaio nel Ristorante SENATOR di Varsavia abbiamo assaggiato:
Costata di maiale con le prugne, vitello, pancetta, patè di cinghiale con la salsa di martellina di palude
serviti con:
"Felciaio" Bianco Pisano di San Torpè DOC 2004 (Trebbiano 90%, Malvasia Bianca 10%) -
BADIA DI MORRONA
"Valentina" Val di Cornia DOC 2004 (Vermentino 100%) - GUALDO DEL RE
"Steccaia" Montescudaio Bianco DOC 2004 (Vermentino 70%, Sauvignon Blanc 30% - LA REGOLA
"Sangervasio" Tosana Bianco IGT 2003 (Chardonnay 100%) - SANGERVASIO
Ravioli ripieni di funghi e cavolo; crauti serviti con:
"I Sodi del Paretaio" Chianti DOCG 2004 (Sangiovese 90%, Merlot 5%, Cabernet Sauvignon 5%) - BADIA DI MORRONA
"Zizzolo" Bolgheri Rosso DOC 2004 (Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 50%) - FORNACELLE
"Eliseo Rosso" Val di Cornia DOC 2003 (Sangiovese 80%, Canaiolo 20%) - GUALDO DEL RE
"Ligustro" Montescudaio Rosso DOC 2004 (Sangiovese 80%, Merlot 20%) - LA REGOLA
"Sangervasio" Toscana Rosso lGT 2003 (Sangiovese 70%, Merlot 30%) - SANGERVASIO
Anatra ripiena di mele con le verdure grigliate e patate arrosto servita con:
"VignaAlta" Colli dell'Etruria Centrale Rosso 2001 (Sangiovese 100%) - BADIA DI MORRONA
"Guarda Boschi" Bolgheri DOC 2003 (Merlot 70%, Cabernet Franc 30%) - FORNACELLE
"Federico Primo" Val di Cornia Suvereto Cabernet Sauvignon DOC 2002 - GUALDO DEL RE
"La Regola" Cru Montescudaio Rosso DOC 2003 (Cabernet Sauvignon 80%, Merlot 20%) -
LA REGOLA
"I Renai" Toscana Rosso IGT 2001 (Merlot 100%) - SANGERVASIO
Torta di formaggio con salsa di cioccolata calda e le mandorle tostate servita con:
Vin Santo di SANGERVASIO e di BADIA DI MORRONA
31 gennaio nel Ristorante WENTZL di Cracovia abbiamo assaggiato:
Mosaico di agnello e di prugne secche involto nel salume affumicato servito con:
"Felciaio" Bianco Pisano di San Torpè DOC 2004 (Trebbiano 90%, Malvasia Bianca 10%) -
BADIA DI MORRONA
"Valentina" Val di Cornia DOC 2004 (Vermentino 100%) - GUALDO DEL RE
"Steccaia" Montescudaio Bianco DOC 2004 (Vermentino 70%, Sauvignon Blanc 30% - LA REGOLA
"Sangervasio" Tosana Bianco IGT 2003 (Chardonnay 100%) - SANGERVASIO
Filetti di cinghiale marinati nella martellina di palude con salsa di aglio e idromele serviti con:
"I Sodi del Paretaio" Chianti DOCG 2004 (Sangiovese 90%, Merlot 5%, Cabernet Sauvignon 5%) - BADIA DI MORRONA
"Zizzolo" Bolgheri Rosso DOC 2004 (Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 50%) - FORNACELLE
"Eliseo Rosso" Val di Cornia DOC 2003 (Sangiovese 80%, Canaiolo 20%) - GUALDO DEL RE
"Ligustro" Montescudaio Rosso DOC 2004 (Sangiovese 80%, Merlot 20%) - LA REGOLA
"Sangervasio" Toscana Rosso lGT 2003 (Sangiovese 70%, Merlot 30%) - SANGERVASIO
Involtini di maiale ripieni di prugne con salsa di fungo boleto giallo serviti con:
"N'Antia" Toscana Rosso IGT 2001 (Sangiovese 40%, Cabernet Sauvignon 40%, Merlot 20%) -
BADIA DI MORRONA
"Guarda Boschi" Bolgheri DOC 2003 (Melot 70%, Cabernet Franc 30%) - FORNACELLE
"I'Rennero" Val di Cornia Suvereto Merlot 2002 (Merlot 100%) - GUALDO DEL RE
"Vallino delle Conche" Montescudaio Rosso DOC 2003 (Sangiovese 80%, Cabernet Sauvignon 20%) -
LA REGOLA
"A Sirio" Toscana Rosso IGT 2000 (Sangiovese 95%, Cabernet Sauvignon 5%) - SANGERVASIO
Pan pepato con mousse di caramello e noci con salsa di cioccolato e cocco servito con:
Vin Santo di SANGERVASIO e di BADIA DI MORRONA
Sia al pranzo di Varsavia sia alla cena di Cracovia tra importatori e giornalisti ospitati erano presenti i maggiori esperti di vini della Polonia e abbiamo notato, con grande piacere, il loro altissimo livello di conoscenza generale dei vini e le loro diverse preferenze tra i vini presentati, un chiaro segno della loro apertura e disponibilità.
Lo stesso vivo interesse hanno dimostrato anche verso abbinamenti cibo - vino da noi proposti, che devo dire erano in alcuni casi molto discutibili come un accostamento tra i vini rossi e gli acidi crauti nella loro versione polacca chiamata bigos (preparata con carne e funghi) a Varsavia o dessert di pan pepato con salsa di cioccolato e Vin Santo a Cracovia - entrambi abbinamenti suggeriti con grande entusiasmo e curiosità dai produttori stessi.
Vale la pena notare uno dei commenti pubblicati da un nostro ospite sul seguitissimo forum dedicato al vino (in polacco WINO), nel sito di un importante quotidiano polacco, Gazeta (www.forum.gazeta.pl):
"...dopo la degustazione di Syrah di due giorni fa non sorprende che tra i vini degustati ci sono piaciuti di più i bianchi. Siamo rimasti deliziati dal Vermentino (che conosciamo meglio dalla Sardegna): un intenso e minerale "Valentina" Val di Cornia DOC del produttore GUALDO DEL RE e un precisissimo blend di Vermentino (70%) che crea la ottima base minerale con Sauvignon Blanc (30%) che porta le note fruttate, in bocca armonico ed elegante. Per la fredda costata di maiale servita per l'antipasto il migliore si e rivelato Chardonnay barricato di SANGERVASIO (Toscana IGT) che con la sua poca acidità e la specifica "fattura" si sposava bene con la grassezza degli antipasti. Infine abbiamo degustato un molto originale, poco ossidato e profumato Vin Santo "Recinaio" di SANGERVASIO (un mix di Trebbiano e San Colombano) e la grappa di LA REGOLA (che ci ricordava l'atmosfera di un buon negozio di scarpe :-).
Tornando ai vini rossi: siamo stati sedotti dal fruttato Sangiovese di SANGERVASIO (invece il Merlot si è rivelato buono con l'anatra) e dei vini di LA REGOLA di DOC Montescudaio. FORNACELLE, come al solito per il Bolgheri, ha presentato i blend bordolesi (il loro tipico "Guarda Boschi" è un piacevole mix pinolo - balsamico che ricordava i vini del Bordeaux orientale. I vini presentati erano abbastanza a buon mercato, ma dobbiamo ricordare che sono lontani dalle star della Toscana (anche se il vino base di Sangervasio ha ottenuto ben 87 punti da Wine Spectator). Riassumendo: siamo stati convinti dai vini di LA REGOLA e di SANGERVASIO, siamo curiosi di sapere che ne pensano gli importatori come Mielzynski e i critici del vino come Bonkowski presenti alla degustazione…".
Una grande sorpresa per tutti noi è stato anche l'inaspettato interesse dei nostri ospiti per l'olio extravergine d'oliva toscano proposto durante i pasti, soprattutto considerato che è stato portato dai produttori un po' per caso (giusto per essere sicuri di non rimanere senza un buon olio toscano).
Il nostro piccolo incontro "tra amici italo-polacchi" si e rivelato un vero e proprio confronto enogastronomico tra le due grandi culture europee. Spero che con la sempre più ampia apertura dell' Unione Europea avremmo più occasioni di assistere a simili incontri tra il buon vino italiano e le ricche tradizioni culinarie dei paesi "new entry".
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