In questa stagione, viene naturale cibarsi con pietanze fresche, leggere e digeribili, magari solo all’apparenza, e si ricorre alle varie insalate codificate come la Nizzarda o la Caprese o di fantasia secondo l’estro di chi le prepara o più semplicemente dal virtuosismo imposto dall’apertura del frigorifero. Queste perle di genialità, se non preparate da mano esperta, possono diventare piatti non equilibrati, l’esatto contrario dei principi nutrizionali di base che farebbero rabbrividire qualsiasi esperto del settore, trovano, con la generica etichettatura di piatto unico o “insalatone” un settore dove a volte purtroppo si vede collocare piatti raffazzonati e ingredienti di recupero.
Fortunatamente questi casi stanno visibilmente diminuendo, la ricerca degli ingredienti ha un senso e si sta iniziando a cercare un corretto bilanciamento fra carboidrati, proteine e lipidi. Viene consigliato pane di diverse tipologie in abbinamento, o inseriti pasta, riso integrale, carne bianca e formaggi considerando per ogni ingrediente il contenuto calorico e in grassi sul tal quale e decidendo di conseguenza le proporzioni.
Uno degli ingredienti che veniva usato indiscriminatamente è il formaggio: anni addietro si poteva vedere cubetti di formaggi fusi di improbabile classificazione. Fortunatamente la maggior parte delle volte ho visto utilizzare nelle giuste proporzioni Emmentaler, Pecorini, dal primosale a quelli di brevissima stagionatura, mozzarella, scaglie o lamine di Padano e Reggiano.
Personale impressione da sempre e ancora oggi che buona parte delle insalate estive le vedo realizzate con il Feta Greco, prodotto interessante e più che vocato a questo uso, ma non solo; resta sempre un prodotto di riferimento e tipico di un territorio.
Il Feta è un formaggio ricavato totalmente o per un minimo del 80% da latte ovino, il suo aspetto è compatto, di colore bianco, in fette rettangolari alte circa 2.5 cm conservate in salamoia.
La pasta ha una presenza di occhiature irregolari e distribuite su tutta la superficie, il colore è bianco ed è privo di crosta. Ha la tendenza allo sbriciolamento, si presenta umida e lievemente appiccicosa. Le sensazioni gustative danno subito impressioni contrastanti, la pasta, nonostante umida e appiccicosa si presenta gessosa, adesiva, pastosa, di difficile diluizione, il sapore è salato, si ha difficoltà ad ingerire quantità leggermente più grandi di prodotto.
I profumi sono inibiti dalla salamoia , rimane leggero e percepibile un lattico e un erbaceo fresco. La persistenza non è completa, il prodotto non fornisce una buona Pai, ma sembra quasi destrutturato: da una parte il sale, quasi tagliente, dall’altra il latte e il suo corredo aromatico.
Non si può ritenere con una pai alta, in quanto l’unica sensazione che rimane è il salato.
La produzione del Feta supera il 60% della produzione casearia totale della Grecia, è il formaggio più noto, quello che produce più fatturato, il più esportato e conosciuto. Si pensa addirittura che possa essere riconducibile al formaggio che cita Omero nelle lavorazioni di Polifemo.
Si consuma da solo, assieme a del pane non salato, oppure nella gastronomia locale è componente dell’insalata Greca assieme a pomodori, cetrioli, cipolle, origano e olive.
Per gli abbinamenti? Osservavo che gli ingredienti dell’insalata Greca sono praticamente ciò che in questa stagione molti bar portano quando ordini un aperitivo: olive, cubetti di formaggio, fetta di pomodoro con maionese, se sei fortunato con acciuga e cappero, cipolline, bastoncini di cetriolo…Tutto ciò a volte è corredato da salse discutibili, perché allora non assieme in una bella insalata Greca, condita con un serio olio extravergine, del buon sale marino e due gocce del vostro aceto preferito. Secondo me un buon aperitivo potrebbe essere una soluzione inedita.
E se volessimo un piatto unico? Basta aumentare la dose ed aggiungere un caffè! Mah…forse inizio a sentire il caldo, vado a farmi un gin tonic con qualche verdura , olive e…Feta.
Per approfondire la mia passione e le mie conoscenze, nei primi anni ’90 ho seguito il corso e conseguito la qualifica di Assaggiatore di Vino...
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