Vi presento in breve qualche numero e qualche cifra sull’andamento dei consumi dello Champagne nel corso dell’anno 2013, dati presentati dal CIVC (Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne).
Il 2013, in scia al 2012, è stato intaccato pesantemente dal fragile contesto economico. I numeri resistono e restano stabili a 4,36 miliardi di euro (-0,4%). Si tratta comunque di una delle cinque migliori performance in valore dello Champagne, anche se intaccato dall’effetto del cambio sfavorevole su diversi mercati.
Questa situazione sottolinea le disparità esistenti nei mercati.
La Francia e l’UE (rispettivamente 167,3 milioni di bottiglie e 74,7 milioni di bottiglie), sono nuovamente all’origine del rallentamento delle vendite di Champagne. Sono numeri in ribasso rispettivamente del 2,3% e del 2,2% in volume, e dello 0,9% e del 1,9% in valore. Percentualmente la somma delle due zone scende sotto l’80%, arrivando a quota 79,4% in volume. Per fare un paragone, nel 2004 questa rappresentava quasi l’85% delle vendite. Con 3,2 miliardi di euro, Francia e UE assicurano complessivamente il 74,1% in valore, contro...
Come sta andando il mercato legato alle esportazioni per il vino francese? La Cina è davvero sempre più vicina e una nuova Bengodi per chi voglia esportare? Quali politiche si possono mettere in atto per migliorare le esportazioni?
Per rispondere a cinque semplici domande su questi temi ho intervistato via mail Pierre Genest, consigliere delegato della FEVS (Fédération des Exportateurs de Vins et Spiritueux de France) ed ecco il resoconto dell’intervista, fedelmente tradotta dal francese.
Quali sono i mercati più favorevoli per i vini francesi e perchè?
Nel 2013 le esportazioni dei vini francesi sono ammontate a 7,6 miliardi di euro, quasi a livello di quelle del 2012. I primi 10 mercati rappresentano, in valore, il 75% e la loro composizione è rimasta piuttosto stabile nel corso degli anni (Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Belgio, Cina, Giappone, Svizzera, Canada, Hong Kong e Paesi Bassi) con l’eccezione della Cina, come vedremo.
L’Unione Europea rimane comunque il nostro mercato principale per le esportazioni, in quanto:
• essa rappresenta il 47% delle nostre esportazioni totali (Asia: 22%...
Può accadere a ogni appassionato: la bottiglia acquistata in condizioni ideali e conservata con tutti i crismi del caso può rivelarsi un grande flop una volta aperta.
Può succedere a chiunque: e allora che si fa? Vediamo una storia vera accaduta in Australia.
Murray Almond è un grande appassionato di vino: ha una cantina con condizioni ottimali per la conservazione, acquista il vino appena esce sul mercato, fa parte di un gruppo di amici con i quali condivide la stessa passione. Decide di organizzare una grande serata nella quale aprirà alcune bottiglie prestigiose, la più prestigiosa delle quali è un Penfolds Grange del 1986, uno dei più blasonati vini australiani. Murray apre la bottiglia con un’ora di anticipo, la decanta con cura e poi il momento magico arriva: ma ecco la delusione. Il vino risulta appiattito al gusto e il finale troppo corto. Ciò che è avanzato del vino viene allora rimesso nella bottiglia e ritappato. Poi Murray scende in cantina e prende una seconda bottiglia dello stesso vino e la apre. Vino ok, con tutte le sue caratteristiche a posto, completamente diverso dal primo.
Il...
La vendemmia in Napa Valley non sarà delle migliori quest’anno: il clima è stato decisamente anomalo, con una gelata in aprile e ondate di caldo intenso a partire da maggio e che sono durate l’intera estate, oltre a un’assenza quasi totale di precipitazioni e a incendi che però, a detta dei produttori, non hanno influenzato negativamente la qualità dell’uva. Gli effetti negativi di tutto ciò si sono ripercossi sull’uva, di qualità senz’altro, ma con rese in vigneto davvero basse, le più basse da molti anni a questa parte, quantificabili in un calo del 25-30% rispetto alla media. La grande anomalia è che i grappoli, comunque ben maturi e senza malattie, sono pochi e “leggeri” in quanto l’assenza quasi totale di precipitazioni ha impedito loro di accumulare acqua.
Restiamo in Napa Valley, più precisamente ad American Canyon, dove i piccoli produttori cioè quelli che imbottigliano centinaia o poche migliaia di casse all’anno e che vogliono un controllo totale su come i loro vini vengono fatti, avranno presto la possibilità di utilizzare, se lo...
Questo mese vi propongo una serie di notizie di vario genere. Si va dall’andamento vendemmiale in California, passando per un’interessante innovazione tecnologica, un documentario che ha fatto scalpore, fino all’andamento dei vini di Bordeaux sul mercato britannico.
Buona lettura.
La vendemmia in California sarà ridotta rispetto all’anno scorso, addirittura il 30% in meno: tutto ciò a causa di forti gelate invernali e primaverili, nonché a ondate di caldo torrido sopraggiunte durante l’estate. Le gelate sono state le peggiori degli ultimi 30 anni, soprattutto nella parte settentrionale della costa californiana. Oltre alla riduzione si segnala un forte anticipo, addirittura un paio di settimane, e questo nonostante il tempo più fresco che ha caratterizzato il mese di settembre. Le varietà più colpite sono state Merlot, Syrah e Zinfandel, mentre per Pinot nero, Pinot grigio e Sauvignon blanc le rese stimate saranno prossime a quelle dello scorso anno. Venendo alle zone più note, a Sonoma si stima una perdita del 15%, mentre a Napa tale perdita dovrebbe attestarsi attorno al 10%.
Ma il grande caldo...