"Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso".
Da "Il critico come artista" di Oscar Wilde
L'uomo ricerca molto spesso sensazioni che vadano al di là del quotidiano, ad esempio nel culto vi è la massima espressione con la visione, la possessione e l'unione mistica. La parola "estasi" nella sua derivazione etimologica dal greco: ex-stasis, suggerisce l'idea dell'essere fuori di sé. Nel momento culminante dell'estasi e della possessione si avvera una fortissima tensione di tutta la persona e, una delle conclusioni dell'analisi antropologica di questi fenomeni, è che l'estasi e la possessione si ottengono e si raggiungono con mezzi artificiosi.
Nell'epoca moderna un mezzo di evasione e "di moda" sono gli "inalanti": alcooli (etanolo, metanolo), nitriti anestetici (cloruro di metilene), idrocarburi (benzene, naftaline), chetoni (acetone). Le prime sostanze volatili soggette ad abuso sono stati gli anestetici: etere e cloroformio che già nell'Ottocento venivano usati al posto dell'alcool. I dati relativi all'uso degli inalanti sono preoccupanti: l'11% dei soggetti dai 18 ai 22 anni li ha sperimentati; sette milioni di americani si dice abbia fatto uso di inalanti. Oltre agli Usa episodi di abusi si hanno in Messico, Giappone, Norvegia, Canada.
In genere chi fa uso di queste sostanze, è un soggetto con problematiche sia di natura psicologica che sociale e presenza di alcolismo nei genitori. Alcuni studi hanno evidenziato la connessione tra alcolismo genitoriale e uso di sostanze nei figli piccoli, c'è un disadattamento scolastico o lavorativo, sono soggetti spesso depressi in contrasto con regole di ogni tipo. Il loro comportamento è collocabile nell'antisocialità caratterizzata dall'aggressività. L'assunzione ha inizio generalmente attraverso amicizie e/o familiari, ma alcune delle prime assunzioni possono avvenire casualmente per il tipo di lavoro svolto (con colle o vernici); succedono quelle in gruppo per poi passare alle assunzioni solitarie specialmente da adulto.
Una vera e propria terapia non esiste, perché lo "sniffare" sostanze è un problema sociale, oltre che personale e, la prevenzione deve essere mirata a modificare la condizione generale con attività in grado di migliorare la salute e la capacità critica del soggetto.
Linda Dell'Amico, laureata nel 1999 a Genova in Scienze dell'educazione, con esperienza biennale nel settore psichiatrico. Attualmente Responsabile...
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