Questa malattia, denominata anche "marciume bianco", viene provocata dal fungo Coniella diplodiella. Si sviluppa facilmente durante i mesi estivi, in condizioni di elevata umidità e temperatura attorno ai 25°C, in seguito a lesioni sugli acini provocate da fattori di diversa natura, quali grandine, punture d'insetto, uccelli, …
Il fungo, che si conserva generalmente sui grappoli malati caduti per terra, penetra all'interno degli acini attraverso queste ferite, e si sviluppa dando il via all'infezione. Quindi si propaga ulteriormente e passa da un acino all'altro attraverso i peduncoli ed il rachide. Gli acini colpiti assumono inizialmente una colorazione grigiastra. Successivamente perdono di turgidità e si ricoprono di numerose piccole pustole (che sono i picnidi del fungo). Infine disseccano e cadono.
Possono presentarsi dei sintomi anche sul rachide e sui tralci; depressioni allungate di colore grigiastro con bordi più scuri. Queste infezioni possono essere prevenute eliminando i residui a terra su cui si conservano le spore del fungo, e adottando forme d'allevamento che evitino il più possibile il contatto dei grappoli col terreno. L'utilizzo di fungicidi è consigliato immediatamente dopo una grandinata.
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