I numeri parlano chiaro: gli investimenti pubblicitari online sono in continua crescita. Secondo dati Nielsen pubblicati nel corso di dicembre, infatti, nel 2006 in Italia c'è stata una crescita del 44% (raggiungendo una quota a valore di 197,5 milioni di euro) rispetto all'anno precedente. E tra i vari settori che investono in pubblicità (dati riferiti a tutti i media, non solo internet), è da segnalare la crescita degli alimentari (+0,9%) e delle bevande e degli alcolici (+1,2%).
Se questi dati si riferiscono all'Italia in generale, nel mondo del vino regna ancora un po' di scetticismo. Così per fornire qualche informazione in più sulla base della quale effettuare i propri investimenti pubblicitari, ecco alcuni elementi fondamentali della pubblicità online.
La pubblicità online si divide a seconda del sotto canale e delle strumento utilizzato. Quest'ultima categoria si distingue in banner, pop-up e derivati, e messaggi testuali. Quanto ai sottocanali questi possono essere sia i siti veri e propri, che le newsletter ma anche le pubblicità all'interno dei blog che per il loro ruolo di consiglio personale possono rappresentare dei contenitori particolarmente interessanti per chi pubblicizza. E le figure a cui rivolgersi per l'acquisto degli stessi spazi sono molteplici, dai sistemi come AdWords di Google fino ai network tematici e quindi specializzati come Vinoclic.
Come per ogni investimento pubblicitario, vale la pena partire sempre dalla definizione degli obiettivi che si vuole raggiungere. Inutile dire che la pubblicità è costosa: ogni investimento va sempre valutato sulla base dei ritorni che può generare. In questo senso, per giunta, la pubblicità online permette una misurazione dei risultati (ad esempio in termini di click) che altri strumenti come la carta stampata o la televisione non ammettono.
Quali sono gli obiettivi tipici di una campagna online? Innanzitutto c'è quello della costruzione del brand e ne sono esempio i banner di quelle aziende vitivinicicole in cui la creatività è tutta concentrata sul logo azienda e che puntano alla homepage. Ci sono poi gli obiettivi di aumento delle vendite, attraverso promozioni ma anche messaggi che si concentrano più sui prodotti che sull'immagine dell'azienda (anche se, come è ovvio, costruire il brand comporta ugualmente un incremento, seppur meno diretto delle vendite).
Ma anche la costruzione di un database promuovendo un concorso attraverso il quale il navigatore può vincere un premio ma al tempo stesso si iscrive alla newsletter aziendale. La cosa fondamentale è dunque individuare bene gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Non meno importante è evitare determinate errori che paradossalmente, nel mondo del vino ma non sono solo, sono ancora troppo comuni.
Ecco di seguito i principali:
Tenuto conto di queste problematiche e di come evitarle, vale la pena concludere evidenziando un aspetto fondamentale di internet, e cioè che viene utilizzato sempre più massicciamente dai consumatori per acquisire informazioni e poiché, come diceva Ogilvy, la funzione principale di un qualsiasi messaggio pubblicitario, qualunque possa essere la nostra cinica opinione personale, è quella di informare, questa comunione di obiettivi non può che generare sinergie positive. Sinergie che si andranno rafforzando sempre di più man mano che internet crescerà ulteriormente come mezzo di informazione.
Laureata in Economia e Commercio, Slawka è consulente di marketing specializzata nella comunicazione enogastronomica. Nel mondo editoriale...
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