Alcol : 9,5; Bottiglia : 0,75 l; Vitigni : Moscato bianco di Canelli
Si può inaugurare un anno nuovo di zecca senza un brindisi con le bollicine? No, non si può. Le statistiche dicono che per le festività 2004-2005 gli italiani hanno stappato 80 milioni di bottiglie di spumante, preferibilmente dolce, preferibilmente nostrano. In omaggio alla tradizione perciò, eccoci a pescare dagli scaffali dei supermercati il classico tra i classici: un Asti della gloriosa casa Gancia, al fondatore della quale si deve la nascita dello spumante italiano. Fu infatti Carlo Gancia che nella seconda metà dell'Ottocento tentò di mettere in pratica quanto appreso in Francia, nella patria dello Champagne, utilizzando però uva moscato al posto del pinot nero. Nel 1865 riuscì finalmente ad ottenere uno "champagne" di moscato e nel 1880 fondò a Canelli la società "Fratelli Gancia & C." .
Oggi siamo alla quinta generazione di produttori e con il passaggio delle sorti aziendali nelle mani dei giovani Lamberto, Edoardo e Massimiliano si intende coniugare le esigenze della tradizione con la necessità di aggiornamento ai gusti e alle tendenze del mercato attuale; se perciò quest'ultima può essere rappresentata dal lancio di prodotti nuovi, il richiamo al passato è dato senz'altro dal vino che vi presentiamo e che nasce da uve moscato bianco di Canelli della provincia di Asti, Alessandria, Cuneo della zona Docg. Dopo la vendemmia nella prima decade di settembre, le uve vengono pigiate in maniera soffice e il mosto diviso in tre parti, perché solo il fiore viene poi utilizzato per la produzione dell'Asti.
Il metodo di spumantizzazione, il Martinotti, (o charmat) permette di preservare i profumi floreali del moscato bianco; perciò questo spumante, dal colore paglierino chiaro con sfumature dorate e il perlage fitto, ricco, compatto, presenta le note tipiche dell'uva originaria con sentori di crosta di pane, salvia, miele, pasticceria, un tocco di arancia candita che si ripresentano al gusto, dove anche a temperatura ambiente gli zuccheri prevalgono sull'alcool. Equilibrato nelle componenti zuccheri-acidi, è perfetto per i brindisi in famiglia: di rigore il pandoro. Retrolfatto piacevole ma un po' corto.
Valutazione di Tigulliovino: 15/20 (@@@)
Veronese, laureata in Filosofia, dopo anni di collaborazioni su testate nazionali, radio e televisioni, con il trasferimento in Valpolicella si dedica...
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