Alcol : 12,5 - Bottiglia : 0,75 l - Vitigni : Gewurztraminer - Prezzo sorgente : 15 euro
“La nostra sfida è fare vini che riflettano il luogo d'origine. Perché la nostra uva nasce bella”. Quante volte abbiamo sentito dire frasi come queste? Sono parole che non costano molto, quando i vigneti sono belli distesi su dolci pendii...Ma quando sono arrampicati su pendenze montane che ti danno il torcicollo solo a guardarli, capisci che non si tratta di una frase fatta, ma del più impegnativo dei progetti agronomici. E questa è esattamente la sfida di Giuseppe Tognotti, viticoltore della valle dei Ronchi, in Trentino, che nel 2001 rilevò un antico maso del '500 e la terra circostante, posti a oltre 800 metri d'altitudine. La proprietà è circondata da boschi di larici, faggi e betulle, ai quali Tognotti ha strappato, metro dopo metro, circa 9 ettari per coltivarli a müller thurgau, gewurztraminer e pinot nero. Tutte le vigne sono seguite personalmente dal titolare e vinificate sul posto, con la consulenza e la collaborazione di un altro noto produttore, Albino Armani, che si occupa anche della commercializzazione delle bottiglie fuori dal Trentino. Dei tre vini al momento prodotti da Maso Michei abbiamo scelto di presentare il Gewurztraminer, perchè è esemplare di uno stile che nulla concede alle mode ma rispetta in toto il vitigno: il quale è sì aromatico, ma non per questo va banalizzato con residui zuccherini eccessivi. Coltivato a spalliera in 5600 ceppi per ettaro su un suolo a prevalente composizione calcarea e marnosa, quest'uva viene raccolta a mano e pressata dopo alcune ore di macerazione del mosto sulle bucce; segue la feermentazione in vasche di cemento e un affinamento per 4-5 mesi sulle fecce fini, con frquenti battonage. Ne risulta un vino dal colore paglierino abbastanza intenso, con un bouquet di profumi severi e leggermente balsamici che richiamano quelli dei boschi circostanti (felce e muschio) ma anche i fiori di montagna e gli agrumi. In bocca è succoso, pieno, coerente con le percezioni olfattive, di grande bevibilità: si affacciano gli agrumi e la salvia, e l'accostamento con i crostacei e certi saporiti piatti della cucina trentina scatta immediato. Di bella persistenza, chiude pulito e trova nel grado alcolico misurato un ulteriore, grande punto di forza.
Valutazione di Tigulliovino: 17/20 (@@@@)
Veronese, laureata in Filosofia, dopo anni di collaborazioni su testate nazionali, radio e televisioni, con il trasferimento in Valpolicella si dedica...
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Inserito da Massimo Cussotto
il 24 marzo 2009 alle 11:04Dietro certe imprese ci vuole assolutamente l'idea e lo spirito e la voglia di fare qualcosa di grande, ed è questo che ha spinto mio papà a comprare il Maso, ma anche se può sembrare veniale il capitale è fondamentale.