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Buridda Clandestina

Aspettando TerroirVino: #tourpapillo per i vicoli di Genova

di Alessandro Ricci

Ogni città ha le sue storie, i suoi aneddoti, i suoi primati. Vicende che non fanno parte della “storia” ufficiale, che non trovi sulle guide turistiche. Quelle che spesso nemmeno gli stessi abitanti conoscono. È questo “insieme di cose”, come direbbe Paolo Conte, a dare un'anima a un posto. In occasione di TerroirVino 2012, la premiata ditta Papille – Filippo Ronco, che già collabora con amore reciproco su questi schermi da un paio di mesi, ha pensato bene di accogliere le truppe in avanscoperta proponendo loro un percorso nei vicoli genovesi, sabato 9 giugno. Partenza alle ore 18, nell'area del Porto Antico, davanti a Palazzo San Giorgio. Passeggeremo in Sottoripa, dove c'è la friggitoria frequentata da De André, e poi il negozio di panini più piccolo del mondo, e un negozio di frutta secca che leva il fiato. Mostreremo dove sorge la chiesa più antica di Genova, e in un vicolo invisibile un barbiere molto particolare. E poi racconteremo di sciamadde, panini con la farinata, zafferani da tutto il mondo. Passeremo nella Genova di Dino Campana, assaggiando focaccia, e poi davanti al ristorante...
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Mamma, voglio fare il macellaio

di Fabio Molinari

Con la disoccupazione in crescita e l'incertezza che domina il mercato, tornano d'attualità le professioni artigianali. E quasi come un mantra televisioni e telegiornali ripetono le professioni che permettono di trovare un lavoro subito (o quasi). Tra gli evergreeen non mancano mai elettricisti, idraulici e caldaisti con il recente inserimento dell'installatore di serramenti che balza subito ai primi posti. Anche nel mondo del food però si registrano sorprese. Durante Vinitaly rimasi colpito da una indagine che metteva in luce  come il mondo del vino aprisse le porte a nuove figure: dal wine hunter,  che scova buoni clienti per le cantine, al wine promoter fino al wine blogger e al social wine writer (ma la differenza tra i due non  mi è troppo chiara). Ora non è dato sapere quante posizioni libere possano esserci per un social wine writer, ma temo non troppe. Invece ben più semplice è calcolare quante posizioni libere ci siano per altre figure legate al food. Sono ricercati come il pane, i panettieri, altro evergreen delle professioni mancanti. Ma la vera novità è un'altra: il macellaio. Figura...
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Quando il vino è comunale

di Alessandro Ricci

Due premesse d'obbligo. LA Barbera è il mio vino prediletto e Castagnole delle Lanze è il comune di residenza dei miei genitori. Il mio sguardo, dunque, può essere appannato da un (sottile) velo di campanilismo. Ma l'iniziativa del comune di Castagnole delle Lanze è di quelle da raccontare, senza ombra di dubbio. Premessa generale Castagnole delle Lanze (che gli appassionati di musica forse conosceranno per il ControFestival della musica d'impegno, che si svolge a fine agosto), quasi 4000 abitanti, in bilico tra Langhe e Monferrato, è una zona vocata alla Barbera e al Moscato d'Asti. Problematica Il prezzo pagato ai contadini per le uve, negli ultimi anni, è drasticamente sceso. Soluzione Nel 2010 l'amministrazione comunale ha un'idea: comprare le uve dei contadini di Castagnole per produrre un vino del comune. L'idea è brillante, e l'iniziativa, a cui viene dato il nome Adotta un filare, è ben congeniata. Ai produttori, il comune paga le uve circa il doppio del normale prezzo di mercato. In cambio, chiede uve selezionate, diradamenti, buona qualità. Il risultato è un vino ben fatto: una...
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Il teorema della leggerezza

di Fabio Molinari

Sarà la voglia di fuga, sarà la crisi economica che ci presenta un futuro più incerto e ci alleggerisce le tasche, ma il vento sembra girare e l'oroscopo enogastronomico votarsi al segno dell'aria.  Era iniziato tutto qualche anno fa, con la proposta dei vini dealcolati, mai decollata per la verità. Ma questa è stata la prima avvisaglia: una "leggerezza" fine a se stessa. Poi è arrivato il successo dei nostri vini con le bollicine (e cosa c'è di più etereo di una bolla?), dall'Asti al Prosecco, sempre più presenti all'aperitivi e veri e propri alfieri del made in Italy nel mondo, anche grazie a una qualità che ha raggiunto vertici di eccellenza. E questa è la seconda fase: la leggerezza dell'essere (buoni).   A Vinitaly invece è stata presentata una nuova ricerca sui giovani e il vino ed è venuto fuori che gli under 35, vero motore della ripresa dei consumi, preferiscono  i vini a basso contenuto alcolico. Sempre a Vinitaly scorgo di passaggio l'intervista a un barolista che spiega come, grazie a un'acidità ben armonizzata, non sia più necessario...
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Robot al servizio della vigna

di Daniele Miggino

Allé, ci risiamo. Questa è un’altra notizia da “dove andremo a finire”. Pare che in Francia abbiano realizzato un robottino con dimensioni da lavatrice (60 x 50 cm) e peso di 20 chili, in grado di potare, legare viti, ripulire le gemme in eccesso (Wine News).L’aggeggio è stato chiamato – con gran sfoggio di ironia - Vin (Viticulture intelligente et naturelle), l’azienda produttrice è la Wall Ye. Funziona a energia solare e il prezzo pare si aggiri intorno ai 25.000 euro. La macchinetta bassa bassa, con due pinze al posto delle mani, potrà far risparmiare mal di schiena, pelle raggrinzita dal sole, reumi, fatica, e così via, penso immediatamente. Ma subito dopo sorge la domanda delle domande: un giorno si potrà fare a meno dell’uomo? Si potrà fare il vino anche senza la sua sapienza tecnica, la sua memoria storica, la tradizione che si porta dietro, i suoi tempi e il suo amore per la terra? Il dubbio cosmico sorge forse un po’ più in fretta in questo periodo di crisi imbizzarrite, disoccupazione galoppante, sicurezze in fuga.    Vero è che gli...
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Giulio Nepi

Giulio Nepi

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Genovese, 39 anni, papillo. Scrive sul web da quando i dodo non si erano ancora estinti. Goloso con tendenze bipolari fra il rustico e il fighetto,...

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Alessandro Ricci

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Sono nato a Genova nel 1981. Sono cresciuto inghiottendo focaccia su focaccia. Da bambino mi sono rotto una gamba e lussato il gomito sinistro....

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Daniele Miggino

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Lavoro nel campo della comunicazione uèb da circa dieci anni. Mezzo piemontese e mezzo lucano, sono nato a Genova da una stirpe di contadini,...

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Fabio Molinari

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Mi sono occupato di cibo inizialmente per il puro piacere. Avevo studiato filosofia e ai tempi mangiare e bere non andavano molto d'accordo con...

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