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15 panini per 800.000 persone, di Giulio Nepi

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Buridda Clandestina

15 panini per 800.000 persone

di Giulio Nepi

No, non stiamo parlando di miracoli, ma del potere viralizzatore dei social network applicato a una geniale idea marketing. Con una minima spesa la catena sudafricana del fast food Wimpy è riuscita in un sol colpo a spernacchiare il concorrente MacDonald’s e a raggiungere una platea immensa. Chapeau.
Ma andiamo con ordine.

25 dicembre 2011, a Pretoria è Natale e siamo in piena estate. Sanet Gouws entra in un MacDonald’s per farsi un milkshake con il suo labrador Grover. Sanet è cieca e Grover è il suo cane guida, con tanto di cartellino. Ma è pur sempre un cane, e una solerte impiegata provvede rapidamente a buttare fuori i due senza tanti complimenti. Non è razzismo, Sanet è bianca (semmai è Grover a essere nerissimo), è normale insensibilità.
“Cieca cacciata dal MacDonald’s” è il titolo che nei giorni successivi strillano i quotidiani, mettendo ovviamente in enorme imbarazzo la grande M gialla costretta a profondersi in sentite scuse.

Incidente chiuso? Gli sarebbe piaciuto. Tempo pochi giorni e la concorrenza piazza lo scacco matto. Il colpo di genio di Wimpy: usare i semi di sesamo che decorano i panini per scrivere in braille su quindici hamburger, recapitati alle tre principali associazioni di non vedenti sudafricane.
L’iniziativa vuole ricordare che in tutti ristoranti Wimpy sono disponibili i menù in braille, perché come recita perfidamente il payoff, “Wimpy è un posto dove ognuno si sente come a casa”.

E da quei quindici panini e tre associazioni comincia il passaparola, che in neanche due settimane arriva a 800mila persone.
La moltiplicazione è stata tale da far arrivare il video anche in Italia, ma perdendo nel frattempo il casus belli di Sanet Gows è sembrata un’iniziativa di “semplice” sensibilità nei confronti dei non vedenti.
Ci voleva il fiuto di Grover per ricostruirla tutta.


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