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Whisky in Antartide, di Angelo Matteucci

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Il mondo delle acquaviti

Whisky in Antartide

di Angelo Matteucci

Alcuni giorni fa ero a Londra e lessi su un quotidiano inglese una notizia che mi ha particolarmente incuriosito: L’Antartic Heritage Trust, ente neozelandese, ha deciso di intraprendere una spedizione a Cape Royds in Antartide per cercare, con speciali scavatori, di raggiungere un paio di casse di whisky Mackinlay intrappolate in una baracca-campo base nei ghiacci dal 1909 durante la spedizione capitanata da Ernest Shackleton. La notizia ha fatto velocemente il giro del mondo.

Le telefonate che ricevetti in quei giorni furono moltissime per poter discutete sulla validità di un prodotto che per 100 anni è rimasto a temperatura sotto zero. Il whisky è ancora valido? Il mio Amico Richard Paterson, Master Blender di Whyte & Mackay, proprietaria del marchio Mackinlay sarà la persona più felice del mondo se potrà ricevere una bottiglia della spedizione e capire, data la sua esperienza, come fu prodotto il Mackilnay all’inizio del XX secolo e chissà che in futuro non sia immesso sul mercato un whisky “replica” creato appunto da Richard.

Per quanto riguarda la validità di un whisky prodotto un secolo fa occorre ricordare che al contrario del vino, un distillato in bottiglia di vetro non invecchia se non in maniera quasi impercettibile e se mantenuto in buone condizioni resta valido a lungo. Imprigionate nel ghiaccio le bottiglie hanno mantenuto per un secolo una temperatura costante. Potrebbero aver scaricato un po’ di sedimenti ma a mio avviso chi avrà la fortuna di assaggiare questo whisky potrà constatare quanta longevità può avere questo distillato.

Recentemente ho avuto occasione di assaggiare un Talisker prodotto nel 1879 ed imbottigliato nel 1895. E’ chiaro che qualche caratteristica è andata perduta con il tappo di sughero ma comunque era ancora magnificamente “in piedi” e questa esperienza rimarrà sempre con me.

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1 Commenti

Inserito da Sergio Ronchi

il 27 novembre 2009 alle 12:13
#1
E' un fatto molto interessante, lo avevo letto anch'io con curiosità la scorsa settimana. Comunque se una società ha deciso di investire capitali per recuperare due casse tra i ghiacci dell'Antardide avranno valutato approfonditamente costi e ricavi e quindi non credo che ci saranno "sorprese negative". A questo punto aspettiamo di sapere come andrà il recupero e anche il commento di quei fortunati che potranno assaggiare un prodotto così "datato" per poi ridarci (speriamo) nei prossimi anni un distillato con le medesime caratteristiche di quel whisky storico.

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