La Festa di San GiuseppeTweet

di Franco Massa

Articolo georeferenziato

Effluvi di olio fritto pennellano l'aere… ma, è la festa di San Giuseppe!…. Nel bel mezzo della Quaresima, periodo di giuste rinunce, di sacrosanta purificazione non solo… fisica ecco questa ricorrenza che stempera un po' il rigore del periodo.
Santo già venerato dai genovesi fin dai secoli 1500 e 1600 era stato addirittura proclamato protettore della Città. In quel periodo fu anche edificata, su di una precedente piccola cappella, una chiesa di più ampie dimensioni proprio dinnanzi a Palazzo Spinola, tempio poi abbattuto nella seconda metà del 1800 per aprire l'attuale via Roma, ma resta Largo San Giuseppe a perenne memoria dell'antica devozione.

"A San Gioxeppe, se ti peu, impi a poela de frisceu…" "A San Giuseppe, se puoi riempi la padella di frittelle…" e così fu ed è ancor oggi presso molte famiglie genovesi. E' anche la festa dei falegnami che ricordano con un solenne banchetto l'artigiano di Nazareth; una curiosità, in mezzo alle frittelle una avrà il ripieno di ovatta e chi la trova paga il vino per tutti (a volte nel caso dei ravioli uno avrà il ripieno di segatura ma la conclusione sarà la stessa).

Ed ecco il semplice menù della festa di San Giuseppe, tutto all'insegna del fritto alla salute del nostro fegato…Frittelle salate di vario tipo, Foglie di salvia e borragine impastellate e fritte, Crocchette di patate, Crocchette di riso, Frittelle dolci con l'uvetta, Frutta fresca.

Termino ricordando i versi di A.F. Castello a proposito delle grandi padellate di olio che frigge: "…gallezzan che pàn tanti gossetti e piggian o so co-ò comme se veu e s'inscian comme tanti cobelletti…" "…galleggiano che sembrano tanti gozzetti(piccole imbarcazioni) e prendono il loro colore come si vuole, e gonfiano come tanti pasticcini…" Buon San Giuseppe a tutti.