Caro amico lettore, prima di iniziare la lettura di questo post fai partire questa canzone.
In Italia abbiamo il Movimento per la Decrescita Felice, fondato da Maurizio Pallante. Leggo su Wikipedia che “parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita”.
Penso sia il momento di fondare un Movimento per il Downgrade del Vino. Downgrade è una parola rubata all’informatica che sta a indicare il ritorno a una vecchia versione di un software. Un po’ quello che accadde al lancio di Windows Vista, quando gran parte degli utenti professionali facevano richiesta di poter tornare a Windows XP.
Parlo del vino come alimento. Parlo del vino come compagno ideale della tavola. Parlo del vino come bevanda di aggregazione.
Non mi invento nulla, ne ha già parlato più volte Angelo Peretti, ma sono felice perché vedo molti segnali che, grazie al cielo, stanno portando in questa direzione:
Ci stiamo riappropriando del vino. Troppi sono stati gli anni in cui la bottiglia di vino sembrava una cosa troppo preziosa per finire fra le nostre mani. Solo gli iniziati potevano servire la nobile bevanda di bacco, solo le guide potevano giudicare la bontà di un vino. E noi, popolo bue, siamo andati a ruota. E abbiamo santificato per anni bottiglie con cassapanche intere al loro interno. Bene: quest’epoca sta finendo.
Abbiamo iniziato con incontrarci e parlare on line dei nostri vini e dei nostri gusti. Abbiamo continuato con il vinino, con le degustazioni numerate, con i Vinix Live!, con la voglia di riprenderci quanto ci era stato sottratto in questi anni.
Pochi giorni fa c’è poi stato a Torino “Le parole per parlare di vino”.
Arriveremo a giugno con due nuove iniziative: le degustazioni dal basso a Terroir Vino e l’incontro “Comunicare con Mario” a Vicenza (disclaimer: sono fra gli organizzatori di quest’ultima).
Ma non penso che ci fermeremo qui, siete avvisati.
Davide Cocco nasce nel 1974 a Valdagno, all’ombra dello stabilificio Marzotto. È figlio, come molti suoi coetanei, della crisi...
ArchivioOVERTIME FESTIVAL 2020: DEGUSTAZIONI GRATUITE DI VINI AZIENDA NEVIO SCALA
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Inserito da Rinaldo Marcaccio
il 26 maggio 2011 alle 18:54