I polifenoli sono i protagonisti della rivalutazione nutrizionale del vino iniziata con il Paradosso francese. Quanti sono i polifenoli presenti nel vino? Centinaia, ma uno piu’ degli altri è stato oggetto di studi e ricerche, protagonista assoluto di tanti articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Quale? Bravi il resveratrolo, di cui si sono studiati i livelli in alcuni tipi di vini, i fattori che ne influenzano la sintesi nell’uva e soprattutto i suoi effetti fisiologici a livello cellulare.
Antiossidante, antiiinfiammatorio, antiaggregante, alcune delle proprietà che gli sono state attribuite, ma non dimentichiamo che si tratta prevalentemente di studi in vitro in cui si impiegano concentrazioni piu’ elevate di quelle che si ottengono con un consumo moderato di vino. Il resveratrolo ha un ruolo nella fisiologia vegetale, viene definito una fitoalexina prodotta da numerose piante quando sono esposte a stress di vario genere, microorganismi patogeni o fattori ambientali. Ho trovato un link per chi vuole approfondire. Il Resveratrolo, visto il grande interesse suscitato dai suoi effetti, è ottenuto anche per sintesi chimica in laboratorio ed è in vendita come supplemento derivato prevalentemente dalla Japanese knotweed.
Torniamo al vino. I livelli di resveratrolo sono compresi tra 1-2 milligrammi/L nei vini bianchi,e 4-6 mg/L nei rossi. Philip Norrie, un medico australiano che da numerosi anni è impegnato nella divulgazione sui benefici del vino, si fa chiamare The Wine Doctor, ha prodotto due tipi di vino che contengono un livello di resveratrolo molto maggiore. Non si tratta di un prodotto ottenuto da una vite transgenica, ma solo il risultato di un processo brevettato dal Dr Norrie. Il resveratrolo viene estratto dalla buccia dei frutti dell’uva e dopo essere stato concentrato, viene reimmesso nel vino durante il processo di imbottigliamento. I livelli che si ottengono sono di circa 100 mg/l .
Il tentativo del Dr. Norrie di aumentare i livelli di resveratrolo, non è isolato. Alcuni giovani studenti dell’Università Houston's Rice nell’ambito della competizione internazionale Genetically Engineered Machine (iGEM) hanno proposto un progetto per produrre una birra arricchita in resveratrolo. Come? Qui trovate i dettagli. In sintesi hanno deciso di utilizzare un lievito a cui verrà conferita la capacità di sintetizzare resveratrolo. Non trovate anche voi però che i titoli di questi articoli " University researchers developing cancer-fighting beer " o "La-birra-genetica-anticancro " siano decisamente troppo ottimisti?
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Docente di Biochimica nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, dal 2003 curo Trashfood, il...
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Inserito da Filippo Ronco
il 05 maggio 2009 alle 15:56