La discussione su dieta e malattie cardiovascolari è stata incentrata per diversi anni sull' ipotesi che anche i lipidi alimentari, specialmente quelli saturi, svolgono un' azione avversa alla dinamica circolatoria. L' ipotesi, comunque, non spiega le paradossali basse percentuali di malattia coronaria in Francia, il cosiddetto " paradosso francese" malgrado l' effettivo apporto di grassi saturi ed eccessivo fumo di sigaretta. La recente comprensione dei processi degenerativi nelle eterogenesi e trombogenesi mettono in evidenza il ruolo degli antiossidanti nella protezione dei tessuti contro l' ossidazione mediante i sottoprodotti instabili del normale metabolismo aerobico.
L' opinione corrente è che il danno ossidativi, svolto a livello biologico dai componenti ossidativi più reattivi tra i quali superossidi, perossido di idrogeno, radicali ossidrili e lipidi perossidi sia la causa di malattie degenerative quali le malattie cardiovascolari.
Gli effetti protettivi sono stati attribuiti in gran parte ad antiossidanti quali carotenoidi, vitamina E, vitamina C, flavonoidi presenti in frutta e verdura, inoltre l' assunzione di vino durante i pasti comporta un' accresciuta stabilità del plasma e delle lipoproteine a bassa densità( LDL ) contro l' ossidazione. Poiché soltanto il vino rosso contrasta cicliche riduzioni del flusso sanguigno coronario ciò suggerisce che esclusivamente nel vino rosso siano presenti alcuni composti.
Tali sostanze sono una varietà di polifenoli naturali comprendenti i flavonoidi con variabili potenziali di ossidazione. I flavonoidi presenti nel vino rosso sono essenzialmente: catechine, epicatechine, antocianidine, proantocianidine, antocianogeni, tannini compresi proantocianidini oligomerici detti oligomeri procianindolici o semplicemente "opc", flavoni, flavonoli e loro glucosidi.
Tutti questi polifenoli contenuti nel vino rosso possono interagire in modo sinergico e a basse concentrazioni forniscono un' efficace protezione contro l' ossidazione dei grassi ed una inibizione piastrinica.
La ridotta incidenza e mortalità da malattia coronaria è dovuto all'effetto cardioprotettivo dell' alcool spiegato dall'aumento connesso all' etanolo delle lipoproteine ad alta densità (HDL) e dalla ridotta coagulazione piastrinica. Inoltre una moderata diminuzione delle lipoproteine a bassa intensità e lipoproteina A possono essere date dal vino rosso. Anche la vasodilatazione alcolica, la diminuita aggregabilità piastrinica e l'aumentata attività fibrinolitica devono essere considerate come ulteriori benefici forniti dalla moderata assunzione di alcool.
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