Il Comune Di Serrapetrona Serrapetrona è capoluogo di comune nella provincia di Macerata, da cui dista 29 Km, raggiunge m. 490 s.l.m. Secondo l' ultimo censimento conterrebbe 262 abitanti nel centro e 951 in tutto il comune.
Il territorio comunale si estende su una superficie di 37,56 kmq e confina con le circoscrizioni di S.Severino Marche a N, di Tolentino e Belforte ad E, di Caldarola a S-SE, di Camerino ad O-SO e di Castelraimondo a NO. La posizione dell'abitato centrale risulta delle più privilegiate: protetto a N dalle propaggini del monte Colleluce e tutto proteso al sole.
Attraversa il borgo a valle la statale 502, che unisce le valli del Chienti e del Potenza, tagliata a sua volta dalla provinciale proveniente da Camerino e che prosegue alla ss 77 in località Le Grazie di Tolentino.
Il Territorio è esclusivamente montuoso o collinare inciso da valli profonde con declivi, raggiunge la massima altitudine nel Monte d'Aria (m.957), la minima a valle del lago di Borgiano (m.240). Rivestono i declivi e le profondità impervie delle valli macchie e boschi cedui di querce, ornelli, carpini, ontani e noccioli.
Il terreno è particolarmente favorevole all'ulivo, mentre dovunque prospera la vite, che qui appunto produce quella qualità di uva nera che ha reso celebre Serrapetrona per la sua vernaccia. Il comune di Serrapetrona risente dei fenomeni che investono tutto l'alto Maceratese, primi fra tutti lo spopolamento e l'abbandono delle zone rurali con una fortissima emigrazione, non solo di mezzadri ma anche di coltivatori diretti e di artigiani. Cio' malgrado, Serrapetrona rimane un piccolo laborioso Comune che ha saputo organizzare attivita' a carattere industriale. Prima fra tutte quella della vernaccia che vanta numerosi produttori.
La vernaccia Claudi si affermo' fin dal 1924 con Giulio padre dell'attuale titolare, Antonio; seguono Umberto Francioni, Raffaele Quacquarini e figli (1972) e il dott. Franco Tallei a Borgiano . Discreta pubblicita' anche all'estero ha raggiunto il dott. Attilio Fabrini allargando la gamma dei suoi vini D.O.C. tra cui la Vernaccia di Serrapetrona di due tipi, secco ed amabile, trattata col metodo classico.
Cenni Storici
Proviene da uve del vitigno omonimo, coltivato fin dagli antichi tempi. Si ricorda che il Conti, nella "Storia di Camerino e dintorni", riferisce che nel Medio Evo, un polacco, al soldo di truppe mercenarie, attratto dalla Vernaccia prodotta nella zona esclamasse: "Domine, Domine quare non Borgianasti regiones nostras" (Signore, Signore, perché non hai fatto le nostre terre come Borgiano ? (Borgiano è una frazione del Comune di Serrapetrona).
La produzione della Vernaccia risale al xv sec. Dagli statuti è possibile leggere il divieto di gettar fecce di vino per le vie del castello, ma non v'è alcun cenno alla Vernaccia.
È supponibile che da antica data questo prodotto sia uno dei più accreditati del territorio. Certo e' che nel 1893 la produzione era tanto piccola che si diede per estinto il suo vitigno, la Vernaccia nera, anche se nel 1876 un documento ufficiale del Ministero dell'Agricoltura, il "Bollettino Ampelografico", sottolineava come "fin dal 1872 la Vernaccia venne dichiarata la prima delle uve colorate per fornire eccellenti vini da pasto".
Vino raro ma molto apprezzato: scrittori di fama, come Mario Soldati, e gastronomi illustri hanno celebrato le sue virtù. L'eccellenza di questo spumante rosso naturale, derivato da una vendemmia particolare dove meta' dell'uva viene messa ad essiccare su graticci prima di essere spremuta, non impedi' che la produzione rimanesse sempre molto limitata.
Ancora oggi, dopo lo sviluppo produttivo seguito al riconoscimento della Doc nel 1971, la superficie vitata e' di solo 45 ettari!
Zona di Produzione
La zona interessata alla produzione di questo vino spumante DOC è limitata ad una ristretta area con al centro i comune di Serrapetrona, in provincia di Macerata, che dà il nome alla Vernaccia. Rientrano nella zona di produzione anche i contermini comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche. In questa area, ai tempi della "centuriazione romana", esisteva una progredita viticoltura e si poducevano declamati vini intensamente colorati.
Sono da considerarsi idonei i vigneti di giacitura ed orientamento adatti con una altitudine non superiore ai 700 metri; sono esclusi i terreni di fondovalle o non sufficientemente soleggiati e quelli preminentemente argillosi.
La vite della Vernaccia prospera particolarmente tra la zona di Caccamo al Lago e il displuvio del Potenza, interessando anche i territori di Belforte e di S.Severino. Ha però il suo centro a Serrapetrona e a buon diritto ne prende nome.
Innumerevoli sono oggi le vigne con vitigno "Vernaccia". Da Tolentino verso Serrapetrona la strada è tutta in saliscendi, in pochi chilometri sembra passare dalla pianura alla montagna. Con lo sguardo si vedono le distese di viti che producono la Vernaccia, che è esportata all'estero in piccole quantità.
La Vernaccia di Serrapetrona è un vino D.O.C. ufficialmente riconosciuto e protetto dal D.P.R. del 22-07-71. La vendemmia della Vernaccia avviene qualche mese dopo quella delle comuni uve, verso la fine del mese di ottobre o i primi di novembre. Al "vitigno-base", appunto la Vernaccia, si possono aggiungere altre uve come il Sangiovese, Ciliegiolo e Montepulciano, da sole o congiuntamente, fino ad un massimo del 15% del totale. Il processo di vinificazione dell'uva non deve superare i 120 quintali per ettaro. Non più del 60% delle uve deve essere vinificato normalmente all'atto della vendemmia; il restante 40% deve sottoposto ad appassimento naturale.
Ma la nobilitazione di questi acini avviene soprattutto dopo, nella penombra dei locali di appassimento dove, con metodi che corrispondono ad altri tempi e ad altri modi di lavorare, il grappolo viene delicatamente appeso e lasciato appassire per mesi; la mattina si aprono le finestre al sole ed alla brezza salubre e asciutta, e la sera si chiudono per riposare al riparo dall' umidita'.
Poi arriva il giorno di festa, in Gennaio, e si fa la nuova vendemmia; il nettare d'uva questa volta e' rosso rubino infuocato, dolce e denso come il miele.
Versato in ragione almeno del 40% e fermentato nel vino di ottobre, dona grandi sensazioni, abbina la freschezza della recente vendemmia alla gioiosa ricchezza del nettare fuoriuscito dai grappoli appassiti. Infine il nuovo vino, maturato nelle fresche cantine di paese viene fatto fermentare di nuovo per la spumantizzazione, arricchendosi degli ultimi preziosi e determinanti aromi accompagnati da una ricca spuma rosso rubino, fitta e persistente che in bocca omaggia una sorprendente complessita' aromatica. Racchiude in se l'eleganza di un fine perlage da spumante d'elite internazionale alla rusticita' di un sapore netto e sempre identificabile.
La resa totale dell'uva vino-spumante non deve essere superiore al 58%.
Il passito è importante sia per alzare la gradazione sia per dare stabilità al vino che, volendo, può anche essere invecchiato senza perdere la sua caratteristica freschezza.
Nella zona di Serrapetrona la Vernaccia annualmente è prodotta in 2000/3000 bottiglie. Quindi il Vino di Serrapetrona rimane un'attività in pieno vigore ed è entrato nelle manifestazioni folcloristiche estive con la "Sagra della Vernaccia" che si celebra ogni anno in agosto con grande afflusso di pubblico anche da oltre i confini della provincia. La sagra è sorta gradualmente, quasi una spontanea creazione paesana, come espressione d’attualità ed ha preso forma piena fin dagli anni '60, organizzata e condotta dalla Pro Loco.
La Vernaccia di Serrapetrona ed i suoi caratteri organolettici
Aspetto : spuma rossa evanescente, perlage abbastanza sottile e persistente. Per non perdere la fresca fragranza del vino la presa di spuma si ottiene in tempi brevi.
Colore : rosso rubino intenso, spesso coronato da sfumature purpuree.
Profumo : persistente di frutta rossa molto matura, di confetture, di fiori rossi appassiti, di spezie.
Gusto : amabile, sapido e caldo, tannini vellutati e detergenti, corpo morbido, equilibrato, persistente, piacevole retrogusto leggeremente amarognolo. Offre insolita fragranza e armonia, raramente riscontrabili nei pochissimi vini rossi spumanti esistenti
Gradazione alcoolica minima svolta 11,5 °C; Contenuto in zucchero riduttore da svolgere non inferiore a gr. 10 per litro, Acidita totale minima 5,5 per mille, Estratto secco netto minimo 22 per mille.
La Vernaccia di Serrapetrona ed i suoi abbinamenti
Bevuto giovane, la fragranza del vino spumante, dolce o amabile, si coglie in un calice abbastanza ampio, non dispersivo, a temperatura di 12°-14°C che favorisce la volatilizzazione degli elementi odorosi e mette in evidenza la sua delicata e calda avvolgenza. Quello secco si serve ad una temperatura di 15°-16° C.
Abitualmente la Vernaccia di Serrapetrona si destina a dessert ed al dolce in generale. Preferibilmente a pasticceria secca, biscotti e pandolci rustici.
Fino all'inizio del secolo, nei giorni di ricorrenza agresti, si offriva polenta di mais condita con la "sapa" (mosto altamente concentrato a fuoco) e Vernaccia spumeggiante.
La modesta presenza di zuccheri naturali, residui della fermentazione, e l'anidride carbonica, esaltano con delicatezza il fascino della successione odorosa che invita alla meditazione. Sorprende l'accostamento della Vernaccia, del tipo secco, a formaggi piccanti e semiduri, mediante grassi, a fermentazione fungina, oltre a carni più impegnative, a bolliti salsati alla mostarda di frutta.
Alcune aziende che producono Vernaccia Doc
Comune di Serrapetrona
Az. Agr. Cantine Claudi
La ditta Claudi infine possiede sei ettari di terreno, tutti a vitigno Vernaccia. Essa è prodotta con il metodo tradizionale descritto per le altre ditte.
Az. Agr. Fabrini
La ditta Fabrini produce vari tipi di vini tra cui la tradizionale Vernaccia D.O.C., il gradevolissimo metodo classico e altri tipi di vini da tavola.
La gradazione alcolica della Vernaccia è di 11,5°-12° con acidità del 7/8%.
La spumantizzazione avviene con il metodo classico, ossia quello usato per la produzione dello champagne ed ha durata di almeno due anni e mezzo.
Per tale periodo il vino-base rimane in bottiglia e vi sono effettuate le seguenti tradizionali pratiche: il vino base è imbottigliato in primavera, previa aggiunta di fermenti e dello zucchero; tali bottiglie, tappate provvisoriamente sono disposte in cataste, con il conseguente avvio della fermentazione che procede lentissima per mesi. Poi in gennaio ed in seguito ogni sei mesi si effettua il colpo di pugno, onde provocare il mescolamento delle feccie. Dopo altri due anni le bottiglie sono messe in speciali cavalletti di legno con particolari fori. La bottiglia capovolta è introdotta in un frigorifero che provoca il congelamento degli ultimi centimetri di vino. Ed infine le bottiglie sono tappate definitivamente; si fissa la gabbietta metallica, si lava la bottiglia, si etichetta e si inscatola.
Az. Agr. Alberto Quacquarini
Quacquarini Alberto, ha i suoi vigneti in una zona detta Colleluce.
Anche questa ditta produce Vernaccia rispettando le modalità disciplinari e della tradizione degli antenati nelle due tipologie:
- Dolce
La Vernaccia di Serrapetrona DOC Dolce Alberto Quacquarini è un vino spumante rosso, amabile, di grande aromaticità, pieno e corposo, ricco di struttura. Racchiude in sé l'eleganza di un fine perlage da spumante d'elite unita alla rusticità di un sapore sempre netto e identificabile. Unico spumante rosso a subire tre fermentazioni, contiene dal 55% al 60% di uve appassite, che conferisce a questo inconfondibile prodotto un gusto molto corposo, sapido, rotondo fino al dolce, morbido e lungo, dal retrogusto gradevolmente amarognolo. Ideale con dolci a pasta secca, ottimo spumante da meditazione.
Vigneti: Localita' Colleluce, Ha 11.00, impianto del 1970
Gradazione alcolica svolta: 11.5%
Percentuale di uve passite: dal 55% al 60%
Tempi di presa di spuma: 6 mesi
Caratteri organolettici: colore rosso rubino vivace, perlage ricco, persistente, molto gioioso, profumi da aromi primari tipici del vitigno, in bocca molto corposo, sapido, rotondo fino al dolce, morbido e lungo, al retrogusto gradevole amarognolo. Abbinamenti: ideale per dolci a pasta secca, ottimo spumante da meditazione. Temperatura di servizio: 8-10 °C
-Secca
La Vernaccia di Serrapetrona DOC Secco Alberto Quacquarini è un vino spumante rosso, di grande aromaticità, pieno e corposo, ricco di struttura e profumi intensi ed aromatici. Racchiude in sé l'eleganza di un fine perlage da spumante d'elite unita alla rusticità di un sapore sempre netto e identificabile.
Unico spumante rosso a subire tre fermentazioni, contiene dal 55% al 60% di uve appassite, che conferisce a questo inconfondibile prodotto un gusto morbido, vellutato, corposo, persistente dal retrogusto gradevolmente amarognolo.
Ideale nell'abbinamento con salumi e formaggi, può essere gustata a tutto pasto. Ottima servita come aperitivo.
Vigneti: Localita' Cese, Ha 5.00, impianto del 1985 Localita' Cappannacce, Ha 3.00, impianto del 1995.
Gradazione alcolica svolta: 12%
Percentuale di uve passite: dal 55% al 60%
Tempi di presa di spuma: 7 mesi
Caratteri organolettici: colore rosso rubino intenso, perlage fine e persistente, profumi tipici intensi ed aromatici, in bocca morbido, vellutato, corposo, persistente, retrogusto gradevolmente amarognolo.
Abbinamenti: a tutto pasto, ideale con salumi e formaggi. Ottima servita come aperitivo. Temperatura di servizio: 12-14 °C - Az. Agr.
Lanfranco Quacquarini
Quacquarini Lanfranco, viticoltore a tempo pieno e possiede 30 ettari di terra di cui sette a vigneto. In questa ditta si producono annualmente circa 40000 bottiglie, l'intera produzione raggiunge le 200000. I mercati sono effettuati nelle Marche, nel settentrione, in Toscana.
Nella cantina l'organizzazione è molto semplice: una pressa idraulica, per il resto si concentra sulla tradizione. Si utilizzano botti in cemento vetrificato, perché un vino giovane non ha bisogno di legno.
Si basano molto sul metodo "charmat" che sembra più adatto per conservare le qualità del prodotto.
Az. Agr. Serboni
Az. Agr. Giacinti G.
Az. Agr. Francioni Umberto
Età ottimale
E' un tipico vino rosso spumante naturale, ottenuto sia con il metodo Martinotti che con quello classico. L'immissione sul mercato va fatta al momento della maturità dello spumante. Solo allora esprime tutta la sua ricca e fresca fragranza. Va bevuto giovane.
Calice e servizio
La fragranza del vino spumante, dolce o amabile, si coglie in un calice abbastanza ampio, non dispersivo, a temperatura di 12°-14° che favorisce la volatilizzazione delle componenti odorose e mette in evidenza la sua delicata e calda avvolgenza.
Quello più secco si serve a una temperatura di 15°-16° C.
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