In Europa, ritroviamo ancora oggi una forte tradizione nella produzione e nella consumazione dell'alcol. Ogni paese distilla materie prime diverse o con caratteristiche diverse, in modo da preservare la territorialità e l'unicità dei propri prodotti. Il settore delle bevande spiritose è un settore trainante per il mercato globale, competitivo e dinamico all'interno dell'Unione Europea ed in controtendenza rispetto ad altre tipologie industriali, che fanno ancora molta fatica ad affermarsi a livello mondiale. L'Unione Europea è il maggiore esportatore di bevande spiritose al mondo, rivelandosi un settore economico e politico molto importante.
Il ruolo importantissimo della politica in questo settore, è rappresentato dall'incoraggiamento propositivo verso le aziende produttrici a promuovere un consumo controllato e responsabile dell'alcol ed a sviluppare tecniche e politiche di consumo che possano considerarsi corrette socialmente.
Aprire i mercati ai paesi terzi, incoraggiare l'innovazione ed il corretto commercio dei prodotti, sono punti fondamentali per uno corretto sviluppo dell'economia del settore. E' necessario quindi, dopo aver preso coscienza della realtà industriale e del mercato esistente in Europa sui prodotti alcolici, lanciare dei messaggi chiave che figurino come principi di base e di fondamentale importanza per la produzione ed il consumo consapevole dell'alcol. La stragrande maggioranza della popolazione europea, consuma alcol in modo responsabile. La tradizione europea del consumo consapevole dell'alcol, rispetto alla produzione delle bevande alcoliche, fa parte della vita quotidiana e la corretta consumazione dell'alcol è stata sempre apprezzata nei giusti contenuti e con comportamenti di grande responsabilità.
La tradizione europea sul consumo consapevole dell'alcol va mantenuta, deve essere apprezzata e controllata. Tutte le bevande alcoliche, consumate in maniera corretta e responsabile, possono avere effetti benefici sulla salute. Per contro, un consumo irresponsabile, provoca necessariamente dei danni sanitari ed economici, sia al consumatore che all'intera società.
Il consumo moderato o quello irresponsabile di bevande alcoliche può, rispettivamente, apportare potenziali benefici ed altrettanti potenziali effetti negativi; essi possono essere tali per tutte le tipologie di bevande, che si tratti di birra, di vino, di Grappa o di superalcolici da miscelazione o da meditazione. E' per questo che l'industria europea che produce bevande spiritose, si deve sforzare di mantenere alta la qualità dei prodotti ed in particolar modo mantenere elevatissima l'attenzione alla responsabilità che gli appartiene socialmente.
L'industria, come la politica, deve condannare la consumazione anormale di bevande alcoliche, deve, sinergicamente ai poteri di governo di tutti i paesi membri, lavorare ed occuparsi, con particolare attenzione, per ridurre l'abuso di alcol e sviluppare iniziative che portino a conseguire obiettivi precisi di riduzione delle mortalità e delle malattie provocate dal consumo irresponsabile dell'alcol. In passato il corretto comportamento autoindotto, l'autoregolamentazione e la concertazione tra le parti ha dato migliori risultati che le leggi finora approvate e spesso male applicate.
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