Dove siamo
“La Tenuta si sviluppa in un piccolo borgo tradizionale, circondato da tre anfiteatri collinari ben esposti al sole, attorno al quale si stendono una decina di ettari di proprietà. L’acquisizione di questa storica tenuta è arrivata in un momento di disorganizzazione produttiva e gestionale e il risultato era visibilmente chiaro agli occhi di chiunque: i vigneti stessi avevano perso valore, nonostante la tenuta si trovasse al centro delle terre del Cortese, vitigno che dà origine a bianchi eleganti e prestigiosi. Così, ci siamo messi al lavoro ed abbiamo iniziato il percorso di recupero e riorganizzazione della tenuta, affidandoci alla professionalità e all’esperienza di consulenti ed istituzioni.
Uno dei primi fondamentali interventi si è concentrato sulla lavorazione del terreno: infatti, le colline del Gavi sono un ambiente di difficile lavorazione a causa dello strato di roccia tufacea che compone il terreno, ricoperto solo da un sottile strato di terra bianca. Questa composizione del terreno limita naturalmente le rese produttive, consentendo alle viti di Cortese di concentrare tutta la propria vitalità nella maturazione di pochi e preziosi grappoli. Al fine di ottimizzare la coltivazione del terreno si è quindi resa necessaria un’operazione di frantumazione dello strato calcareo-tufaceo, operazione lunga, onerosa e decisamente complessa…ma alla fine i risultati sono stati incoraggianti.
In questo momento stiamo recuperando altri vigneti con nuovi impianti che saranno a regime nel giro di 2/3 anni circa, scegliendo sempre di utilizzare solo pali di legno accompagnando ogni filare con piante di rose, utili per monitorare la presenza di parassiti e per ottenere un impatto visivo bucolico...Infatti in primavera le rose in fiore donano agli occhi un panorama incantevole sulla collina.
Considerazioni di TigullioVino
Ottobre 2011
Tre validi vini. Il Gavi possiede bouquet e pienezza ma, sufficiente armonia per la sua gioventù. Lo stesso il Monferrato Rosso, ma per ovvi motivi: l’astringenza oggi in rilievo, risulterà col tempo perfettamente equilibrata con l’acidità fissa e l’alcol. Un vino sicuramente di medio-lungo affinamento. Sebbene giovane anch’esso, l’invitante Spumante Brut, è quello più armonico.
Ottobre 2013
Sono passati quasi due anni dall’ultima degustazione dei vini di quest’azienda. Buono il giudizio di allora, confermato oggi dai cinque recenti assaggi. Due buoni Gavi, dotati di tipicità ed equilibrio, mentre il terzo, Gavi di Gavi Domino, è di un livello ancor più alto per bouquet, spessore e carattere. Di buona armonia e personalità Il Pettirosso, solo discreto il Pedrini Brut.