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La mela, il buono che fa bene, di Mariella Belloni

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La mela, il buono che fa bene

di Mariella Belloni

La mela è tra i frutti più coltivati nel mondo, con una produzione anua superiore ai 60 milioni di tonnellate. Ed è anche il frutto preferito da noi italiani, rappresentando circa il 22% di tutta la frutta acquistata dalle famiglie. Il consumo pro-capite in Italia è di oltre 17 Kg all'anno, uno dei più alti al mondo, ed è per questo che l'Italia - dove la produzione totale è di 2 milioni di tonnellate all'anno - è il principale produttore europeo di mele per il consumo fresco. Tra tutte le mele prodotte in Italia però, solo poco più del 10%, quelle prodotte in Val di Non ed in Val di Sole, meritano la Denominazione di Origine Protetta.

La Mela (in 100 g solo 50 calorie!) è un'ottima fonte di acqua e micronutrienti (vitamine e sali minerali), un cibo leggero, nutriente e sempre più adatto alle esigenze della vita moderna perché è sempre pronto all'uso: basta morderla! La mela è disponibile in tante varietà e gusti diversi, sazia e nutre senza appesantire perché è di facile digeribilità e, oltre a nutrire, ha delle naturali proprietà "funzionali" sia per il contenuto in fibra solubile (pectine) ed acidi organici, sia per caroteni e polifenoli ad azione antiossidante.
La pianta ed il frutto del melo.

Il melo (Malus communis o Pyrus malus), appartiene alla famiglia delle Rosacee Pomoidee. Nell'emisfero Nord fiorisce in aprile e matura i frutti, a seconda della varietà, tra agosto e novembre. E' la pianta da frutto più coltivata sul pianeta Terra perché trova un habitat idoneo in una zona molto vasta, compresa tra il 67° parallelo (nel Nord Europa e nelle regioni più settentrionali del Canada) ed il 37° parallelo (in Sicilia e California): Il melo è presente in una fascia latitudinale di analoga ampiezza anche nell'emisfero Sud, essendo coltivato dal Sud dell'Argentina fino al Nord del Brasile.

Nel nostro Paese il melo è particolarmente diffuso nei terreni alpestri, ma riparati dai venti del Trentino-Alto Adige. L'attività di selezione operata dai vivaisti di tutto il mondo ha prodotto decine di varietà diverse di mele, in grado di soddisfare i gusti di tutti. Le diverse varietà di melo (cultivars) si differenziano per la forma dei frutti (tonda, allungata, costoluta, ecc..); per l'aspetto ed il colore della buccia (sottile, liscia, rugosa, opaca, lenticellata, verde, gialla, rossa uniforme o screziata, ecc..); per il colore e la compatezza della polpa (bianca, crema, gialla, croccante, asciutta, succosa, pastosa, fondente, ecc..) e per il profumo ed il sapore (aspro, dolce-acidulo, dolce).


Le mele nell'alimentazione

La mela è uno dei primi frutti che viene utilizzato nello svezzamento, non solo per la facilità con cui può essere schiacciato per renderlo deglutibile, ma anche per il sapore gradevolmente dolce e aromatico che è fonte di piacevoli sensazioni gustative. Dal punto di vista della nutrizione del bambino questo frutto in particolare e i pomi in genere (mela e pera) uniti con il succo di agrumi, per prevenire l'imbrunimento della polpa, sono un'ottima fonte di nutrimento per l'elevato contenuto di acqua con zuccheri, acidi organici, vitamine, sali minerali e fibra, svolgono un ruolo importante anche nella regolazione della funzione intestinale.
La mela comunque, come tutta la frutta, rappresenta un alimento importante per ogni età. Il basso contenuto calorico della mela è dovuto prevalentemente a zuccheri semplici. Gli zuccheri " semplici" diversamente dagli zuccheri "complessi" (amido, glicogeno, ecc..) non richiedono digestione e pertanto vengono assorbiti rapidamente per essere utilizzati a scopo energetico. Gli zuccheri sono importanti per la contrazione muscolare ed in particolare per il funzionamento di altri due tipi di cellule: quelle del cervello e dei globuli rossi del sangue che utilizzano prevalentemente il glucosio per il loro metabolismo. La presenza di fruttosio in quantità significative nei pomi (mela e pera) è di estrema importanza non tanto per il maggior potere dolcificante rispetto al glucosio, quanto per il fatto che il fruttosio non stimola direttamente la produzione di insulina e quindi influisce in modo marginale sulla glicemia. Per questo motivo i pomi possono essere consumati, in quantità adeguate , anche dai diabetici. Recenti studi dimostrano inoltre che una piccola dose di fruttosio, come quella assumibile da una porzione di frutta (150 gr.), in un pasto a base di cibi ad alto indice glicemico (dolci, pane, riso, pasta, ecc..) tende a ridurre la risposta glicemica poiché favorisce l'utilizzo del glucosio da parte del fegato. Il glucosio è lo zucchero metabolico per eccellenza, presente nei cereali (nella forma polimerica di amido) e anche negli ortaggi e nella frutta (sia pure in minore quantità). E' questo un buon motivo per mantenere le nostre abitudini alimentari mediterranee che si basano su di un regolare consumo di alimenti di origine vegetale ed in particolare frutta e ortaggi.


La mela per la prevenzione e la salute

La mela ha in comune con gli altri frutti e ortagggi il fatto di contenere diverse sostanze con attività antiossidante, in grado cioè di proteggere l'organismo dai danni ossidativi riconducibili all'azione dei radicali liberi. Oltre alle ben note vitamine (vit. C e vit. E), contiene alcuni composti organici detti "phytochemicals" - presenti in quantità dell'ordine della frazione di mg - che sono particolarmente attivi nella difesa degli agenti ossidanti. Tra questi composti ricordiamo i carotenoidi (precursori della vitamina A) che danno colore alla polpa e i polifenoli (flavonoidi) che sono responsabili dell'imbrunimento della mela una volta che sbucciata viene in contatto con l'aria.

Questi composti antiossidanti agiscono sia all'interno del tubo digerente, neutralizzando composti radicalici di varia natura, prodotti anche dalla flora batterica, sia potenziando le difese del sangue nei confronti delle scorie del metabolismo cellulare. Per beneficiare del loro effetto protettivo, ciò che più importa è una regolare e quotidiana introduzione con il consumo di alimenti vegetali freschi piuttosto che una loro occasionale assunzione facendo magari ricorso agli integratori

La mela contiene una miscela di componenti nutrienti e non: alcuni sono presenti nel frutto acerbo, altri si formano durante la maturazione e, come in tanti altri frutti, ciascuno di questi composti per quanto importante non ha grande valore di per se stesso, ma nel complesso dell'alimento giunto a maturazione. Il consumo di frutta è perciò prezioso per il nostro benessere, non tanto per un singolo componente, quanto per il sinergismo dei principi nutritivi con le sostanze protettive phytochemicals. Nessun chimico sarebbe capace, mettendo insieme questi stessi composti, di ottenere gli stessi risultati non solo da un punto di vista nutrizionale, ma anche da quello emotivo, per la gratificazione dei nostri sensi (vista, gusto, olfatto e tatto) da cui tanto dipende il nostro benessere psico-fisico.

La mela è facile da conservare e trasportare, ha un costo moderato ed è disponibile tutto l'anno, ha insomma tutte le caratteristiche che desideriamo oggigiorno dal cibo. Fare un uso abituale di questo alimento alla fine del pasto o durante una pausa di lavoro non solo gratifica i sensi, pulisce i denti e arreca nutrimento, ma stimola una serie di azioni benefiche per il nostro organismo che trova riscontro nel detto popolare: "una mela al giorno toglie il medico di torno".

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