La famiglia PAPARESTA si tramanda di generazione in generazione la passione per l’enocultura, riversando da sempre l’interesse principalmente verso i vini prodotti dai vitigni autoctoni della Capitanata come: il Bombino Bianco, l’ Uva di Troia e il Montepulciano, da sempre forti espressioni del territorio Dauno. L'assoluta priorità della cantina è stata ed è la qualità, evidenziata quantitativamente da un limitato numero di bottiglie, caratterizzando così il proprio prodotto rispetto ad ogni considerazione di ordine economico. La linea ’U Crucés?, vuole essere l’ espressione della Daunia, una terra incontaminata ad alta vocazione agricola nonchè da sempre di sane e antiche tradizioni. In etichetta la Chiesa delle Croci, sita nell’antico quartiere Borgo Croci è uno degli emblemi indiscussi del capoluogo foggiano. Nella versione Barriques, l’etichetta ’U Crucés? viene esaltata con un dipinto novecentesco della Chiesa delle Croci, frutto dell’artista - ritrattista, foggiano Corrado Lagonigro.


Considerazioni di TigullioVino

Giugno 2008
E' un tema ricorrente. Tradizione o innovazione? La verità sta nel mezzo. Dei tre vini degustati di questa cantina, il bianco si stacca nettamente per armonia, anche se è già vicino al maturo. Mentre i rossi, come accade spesso, mancano un po' di freschezza ed eccedono in tannicità. Come già detto per altri, è necessario ridurre le rese delle uve per ettaro, minor tempo di fermentazione con macerazione delle uve e, non ultimo, un attento uso di barriques e tonneaux.